Test Match: l’Irlanda domina a Chicago. Italia sconfitta 54-7

Gli azzurri reggono un tempo, prima che gli irlandesi dilaghino nella ripresa segnando 8 mete

joey carbery irlanda 2018

ph. Sebastiano Pessina

Al Soldier Field di Chicago, Italia ed Irlanda aprono il loro mese di fuoco con un incontro inedito su suolo americano, in uno dei templi del football americano.

Qui tutto il calendario del novembre internazionale.

La squadra di Joe Schmidt inizia subito a testa bassa, proponendo un multifase estremamente erosivo, che permette all’Irlanda di arrivare sino in zona caldissima, dove Ringrose brucia un paio di difensori azzurri, si appresta a marcare la prima meta del match al 1′ di gioco, ma, proprio nel momento di schiacchiare l’ovale a terra, perde la presa, sciupando malamente una grande occasione.

I numero 2 del ranking mondiale non si scompongono, guadagnano una punizione e risalgono il campo sino sui 5 metri italiani. Dalla penaltouche si genera un carrettino debordante: Tadhg Beirne si stacca al momento giusto, trovando il buco e firmando la prima marcatura pesante del match, alla prima gara da titolare in carriera. Carbery trasforma e si va subito sul 7-0. La banda di Schmidt prosegue imperterrita nel proprio game plan, con un altro multifase di qualità nella metà campo italiana. Gli irlandesi arrivano più volte ad un paio di metri dalla zona rossa, ma la difesa azzurra è superba, con Mattia Bellini che intercetta un passaggio al largo di Carbery, sventando la minaccia verde.

I successi in difesa caricano l’Italia, che, con mischia e touche che funzionano, ed anche grazie alle corse di Luca Morisi e Renato Giammarioli, molto brillanti palla in mano, riesce a risalire il campo con fluidità. Poco prima della mezzora, gli azzurri , con una serie di pick’n’go corrosivi, si presentano ad un metro dalla linea di meta avversaria, ma Steyn, allungandosi per schiacciare l’ovale contro la base del palo, commette un in avanti che vanifica lo sforzo della banda di Conor 0’Shea.

L’Irlanda si salva, e appena torna in attacco, al 33′, non perdona: Larmour arpiona un pallone calciato dalla base da Tebaldi, brucia un paio di difensori e distribuisce sull’accorrente Luke McGrath, che corre indisturbato oltre la linea di meta. Carbery converte per il 14-0. Sembra l’allungo decisivo, ma prorpio ad un passo dall’intervallo capitan Campagnaro legge un passaggio interno molto pigro di Luke McGrath, volando agevolmente a siglare la prima marcatura pesante dell’Italia. Canna trasforma da posizione piuttosto agevole, mandando la sfida alla pausa lunga sul 14-7.

L’avvio della ripresa è la fotocopia di quello della prima frazione: Tebaldi perde un pallone letale forzando un offload pericoloso, attivando l’offensiva irlandese con la difesa azzurra sbilanciata, bucata ancora una volta da Tadhg Beirne, che firma la doppietta personale. Carbery trasforma, fissando il punteggio sul 21-7. E’ il colpo da k.o., perchè subito dopo Larmour intercetta un passaggio di Campagnaro e si invola solitario in meta, trasformata da Carbery per il 28-7.

Il margine di vantaggio in favore della squadra irlandese, ormai in totale controllo della sfida, si dilata ulteriormente nella fase centrale del secondo tempo, con Cronin che concretizza una driving maul verde debordante (56′), e Larmour che si fa beffe dell’apparato difensivo azzurro, battendo tre uomini ed appoggiando placidamente in pallone in mezzo ai pali (65′). Carbery e Ross Byrne trasformano entrambe le segnature, per il 42-7. La settima meta verde arriva poco dopo, al 67′, con Byrne e Aki che distribuiscono, favorendo la corsa vincente di Ringrose. Byrne è preciso dalla piazzola e la banda di Schmidt vola sul punteggio di 49-7, che resta tale sino all’ultimo secondo, quando Larmour si beve nuovamente tutta la difesa italiana, andando a siglare l’ottava meta irlandese, per il definitivo 54-7.

Il tabellino

Irlanda: 15 Jordan Larmour, 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Joey Carbery, 9 Luke McGrath, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock (c), 5 Quinn Roux, 4 Tadhg Beirne, 3 Andrew Porter, 2 Niall Scannell, 1 Jack McGrath.
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Finlay Bealham, 19 Devin Toner, 20 Jordi Murphy, 21 John Cooney, 22 Ross Byrne, 23 Will Addison.

Mete: Berine (5′, 41′), L. McGrath (33′), Larmour (43′, 65′, 79′), Cronin (56′), Ringrose (67′)
Trasformazioni: Carbery (6′, 34′, 42′, 44′, 57′), Byrne (66′, 68′)

Italia: 15 Luca Sperandio, 14 Mattia Bellini, 13 Michele Campagnaro (c), 12 Luca Morisi, 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Tito Tebaldi, 8 Renato Giammarioli, 7 Bram Steyn, 6 Johan Meyer, 5 George Biagi, 4 Marco Fuser, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio.
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Cherif Traore, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Marco Lazzaroni, 20 Federico Ruzza, 21 Jimmy Tuivaiti, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Ian McKinley.

Mete: Campagnaro (39′)
Trasformazioni: Canna (40′)

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