Una superlega professionistica per il Sudamerica

Il progetto prevede di dare alla luce un campionato internazionale per club a partire dal 2020

ph. UAR/ Emi Raimondi

Dietro il motto #AmericaCrece la federazione sudamericana della palla ovale, Sudamérica Rugby, sta lavorando alla realizzazione di un progetto di sviluppo molto ambizioso: la nascita di un campionato internazionale per club sul modello del Pro14 che riunisca squadre provenienti da alcune delle nazioni dove il rugby è maggiormente in crescita.

L’obiettivo è quella di dare vita alla competizione nel 2020, con le squadre partecipanti che dovrebbero provenire da Argentina, Uruguay, Brasile, Cile, Paraguay e Colombia. Questo almeno quanto emerso da alcune riunioni tenute in tempi recenti sia da Sudamérica Rugby che da Americas Rugby, organizzatore dell’Americas Rugby Championship dove partecipano anche Stati Uniti e Canada.

Altre opzioni che sono allo studio della federazione latinoamericana comprendono la possibilità di inserire squadre dal Messico e dal Perù.

Proprio Sudamérica Rugby ha rilasciato martedì 22 maggio un comunicato ufficiale che ha comunicato il concreto progresso dei lavori di sviluppo del progetto che per il momento va sotto il nome di Liga Americana de Rugby.

 

Il presidente di Sudamérica Rugby Sebastiàn Piñeyrúa ha dichiarato: “Stiamo lavorando con varie federazioni per realizzare la Liga Americana de Rugby. Abbiamo parlato con tutti i presidenti di queste federazioni e c’è la convinzione che sia il modo migliore per continuare a crescere e avere delle squadre nazionali ogni giorno più competitive.”

Le squadre partecipanti saranno franchigie gestite in larghissima parte dalle federazioni nazionali, che avranno un controllo forte sulle proprie squadre. Pare infatti che il programma sia quello di non concedere ai soci privati la possibilità di acquisire più del 49% delle società. Questo suggerisce inoltre che le squadre saranno create ad hoc per la competizione, invece di puntare su club privati già in essere.

Con l’appoggio di World Rugby e di Americas Rugby, peraltro presieduta da Agustin Pichot, già vicepresidente della federazione internazionale, il campionato punta a inserirsi nel quadro del nuovo calendario internazionale che entrerà in vigore proprio nel 2020.

Una opportunità di sviluppo enorme per un continente dove negli ultimi anni il rugby sta crescendo in maniera esponenziale non solo in Argentina e in Uruguay, che già possiede una relativa notorietà internazionale, ma anche in Brasile e in Cile, per fare un esempio. Le possibilità di ulteriore crescita sono immense.

 

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