La classifica della Conference A è già spaccata in due. Stadio praticamente vuoto a Port Elizabeth per Kings-Leinster
ph. Reuters
Con le partite tra Cheetahs e Zebre e quella tra Cardiff e Glasgow si è conclusa la terza giornata del PRO 14, che vedeva in Belfast e Swansea i due campi principali e le due maggiori sfide del weekend.
Ulster-Scarlets: i nordirlandesi battono all’ultimo respiro i campioni in carica dopo una partita a lungo dominata, con percentuali di possesso e territorio ben oltre il 70%. Nonostante le statistiche negative, gli Scarlets sono comunque andati vicino ad espugnare il Kingspan, visto che fino al 75′ il punteggio di 20-20; solo una meta di Andrew ha spaccato definitivamene il match, vinto dai padroni di casa 27-20.
Ospreys-Munster: continua il brutto inizio di stagione degli Ospreys, alla seconda sconfitta in tre partite. Contro la Red Army i gallesi cedono 16-21, nonostante la meta iniziale di Hook. Per gli ospiti rispondono Kleyn e Sweetnam, mentre al resto ci pensa il piede di Bleyendaal che tiene lontano i padroni di casa.
Dragons-Connacht: prima vittoria dell’anno per i nuovi Dragons di Bernard Jackman. Ai gallesi basta il primo tempo per avere la meglio di Connacht, battuto 21-8: undici punti per Gavin Henson e mete di Amos e Dee.
Caridff-Glasgow: terza vittoria consecutiva anche per i Warriors, che vanno in fuga insieme a Munster nella Conference A. Gli scozzesi, senza Leo Sarto nei 23, recuperano da uno svantaggio di 13-3 con le mete di Pyrgos e Lee Jones, per poi spuntarla grazie al piede di Finn Russell sul 19-20.
Kings-Leinster: la prima partita su suolo sudafricano nella storia del PRO 14 si gioca in un Nelson Mandela Bay desolante per affluenza di pubblico (poco più di 3000 spettatori, ma dalle foto si direbbero molto meno). In un’atmosfera tutt’altro che indimenticabile, Leinster ha la meglio dei sudafricani nel secondo tempo, dopo i primi 40′ chiusi sul 3-7; nella ripresa le mete di O’Loughlin, Conan, Carbery e Dave Kearney lanciano i dubliners che vincono 10-31.
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