Le differenze con Leicester e il legame con Cockerill: Michele Rizzo, azzurro a Edimburgo

Abbiamo intervistato il pilone in prestito al club scozzese. Dove potrebbe restare più del previsto…

michele rizzo

ph. Matteo Mangiarotti

EDIMBURGO – “Sono molto felice per il risultato, cinque punti fanno sempre piacere ma non possiamo essere soddisfatti di come abbiamo ottenuto la vittoria. Abbiamo commesso molti errori, soprattutto nei primi venti minuti siamo stati un pò soft in difesa e se hai un progetto chiaro, come ha Edinburgh che ha l’obiettivo di fare meglio degli anni scorsi, non te lo puoi permettere.”

Michele Rizzo, pilone della Nazionale Italiana con cui vanta 23 caps, è arrivato in Scozia in prestito dai Leicester Tigers come copertura-infortuni dopo che il club scozzese si è trovato a dover fare a meno di Allan Dell, Rory Sutherland e Alasdair Dickinson e, nonostante sia nella capitale scozzese da poco più di due settimane, si è già innamorato della città e inserito bene nel nuovo ambiente.

 

 

“Siamo una buona squadra, lavoriamo molto duro, Cockerill lo conoscevo già ovviamente e so che è un allenatore che punta moltissimo sull’attitudine, sul dimostrare di essere duri e concentrati per tutta la partita – soprattutto in difesa – e questo è quello che, finora, abbiamo cercato di fare. A Cardiff settimana scorsa avevamo giocato meglio dal punto di vista del carattere e della disciplina, curando meglio il dettaglio mentre stasera (venerdì contro i Dragons, ndr) non è stato così ma, ripeto, qui c’è un bel gruppo di ragazzi che lavora davvero duro e credo che se si continua così sarà una bella stagione.”

“Son qui da poco, abbiamo fatto solo due sessioni di mischia vere e proprie ma posso dire che qui lavoriamo un po’ sul collettivo mentre a Leicester, dove ci sono giocatori davvero forti come – solo per citarne alcuni – Dan Cole e Tom Youngs, si riescono a risolvere i problemi con la giocata del singolo a volte. Qui abbiamo giocatori di buon livello e si cerca di mirare al creare un collettivo che possa performare al meglio, e onestamente credo sia la cosa migliore.”

Michele, venerdì sera contro i Dragons, era in carica di chiamare gli schemi in rimessa laterale e ci spiega il motivo: “È un processo che vuole Cockerill, lo stesso che avevamo anche a Leicester lo scorso anno. Per evitare confusione, il tallonatore va a schierarsi prima così si concentra solo sul lancio dell’ovale e io, che sono il primo in touche, vado a parlargli e comunicargli la giocata. Sembra un po’ strano, un italiano che va da uno scozzese a comunicargli la giocata, ma funziona così e (scherza Michele) gli unici errori che facciamo sono dovuti al mio accento non troppo scozzese!”

 

 

Rizzo conosce bene Cockerill, coach che ha avuto ai Tigers, e può anche per questo fare un paragone fra le due realtà: “Io vengo da Leicester che è un super-club sia dal punto di vista dell’organizzazione che dello staff. Qui ad Edimburgo mi sono trovato un gruppo più ridotto dal punto di vista numerico, dove magari ci sono meno fisioterapisti o preparatori atletici ma vedo che c’è già l’impronta di Cockerill e la squadra sta lavorando come si faceva a Leicester, tutti pronti a lavorare duro e a fare tutto il possibile per mettersi a disposizione, un gruppo di persone molto umili senza superstar dove tutti lavorano per la squadra. Mi trovo veramente benissimo, la città è meravigliosa e mi ha davvero conquistato; ero già stato ad Edimburgo ma solo da giocatore e avevo fatto solo toccata-e-fuga mentre adesso ho l’opportunità di vivere in centro e posso davvero dire sia bellissima.”

“Tutti mi hanno dato una mano ad inserirmi il prima possibile. Non è stato facile, un po’ per la lingua – perché l’ho trovata diversa da quella parlata a Leicester – e un po’ per tutto l’aspetto logistico. Io sarò qui fino al 6 ottobre e cercherò di giocare il più possibile di godermi il momento, sia in campo sia fuori, e di aiutare i miei compagni più giovani passandogli un po’ della mia esperienza. Voglio fare del mio meglio per far vincere Edimburgo e giocare più minuti possibili per poi magari tornare a Leicester e giocare lì, ma se resterò qui sarò più che lieto di aiutare Edimburgo. Adesso sto bene, il mio obiettivo è continuare a stare bene e se possibile stare anche meglio e mettere più minuti possibili nelle gambe.”

Venerdì sera Edinburgh ospiterà il Benetton Treviso, ex squadra di Michele, e cercherà il terzo successo consecutivo. Come dice Rizzo, però, non sarà per nulla una passeggiata: “Due partite, due vittorie e nove punti raccolti fanno bene al morale. Dobbiamo tenere però i piedi ben saldi per terra perchè settimana prossima incontriamo Treviso, una squadra che conosco molto bene e so che se non saremo capaci di giocare bene per ottanta minuti sarà veramente molto dura.”

 

di Matteo Mangiarotti

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