Giocare sempre, giocare tutto. La nuova via del rugby di base gallese

Varato un regolamento alternativo per seconde e terze squadre. L’obiettivo? Non interrompere mai una partita

galles rugby di base

Giocare tutto, giocare sempre. Potrebbe essere questo lo slogan della nuova campagna GameOn lanciata dalla Federazione gallese e volta a favorire il gioco in senso letterale. Si tratta di una serie di disposizioni flessibili del regolamento, che hanno lo scopo di favorire la prosecuzione di un match anche se si presentano problemi di numero o in determinati ruoli: l’obiettivo è proprio quello di giocare, sempre e comunque. Una sorta di vademecum delle opzioni di gioco a cui ricorrere nel caso in cui una squadra non riesca a schierare quindici giocatori in campo, e che deve essere accettato anche dall’avversario. Queste, nello specifico, le possibili variazioni.

 

  • Il numero di giocatori deve essere uguale per ogni squadra e può essere pari a 10, 11, 12, 13 o 14 giocatori
  • La durata minima di un match è di 40 minuti. Altre alternative nella divisone del tempo possono essere 3 x 20′, 4 x 20′ e 2 x 40′ (classico)
  • Sostituzioni volanti e illimitate nell’arco del match
  • Touche regolari oppure contestate ma senza ascensore se mancano alzatori
  • Mischie contestate o non contestate a seconda della disponibilità di prime linee

 

Come funziona? In un qualunque momento della partita una squadra può comunicare all’altra la volontà di proseguire il match seguendo questa forma alternativa di regolamento. E’ indirizzato, fa sapere la Federazione, soprattutto nelle partite di club che coinvolgono seconde e terze squadre Seniores, ma può essere adattata anche a incontri vari e tornei. Si rivolge insomma al cosiddetto rugby di base, che spesso si trova a fare i conti con limiti numerici e di regolamento che non devono (o non dovrebbero) intaccarne l’essenza e lo scopo principali: giocare. Sempre, comunque e in qualunque modo.

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