Questi Saracens possono crescere ancora. Parola di Mark McCall

Ricca conferenza stampa dopo la partita che ha spedito i Sarries nella leggenda

ph. Reuters / Lee Smith

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EDIMBURGO – “Non capita molto spesso di poter avere un’occasione di marcare una meta così presto nel match, soprattutto servito dal primo calcio decente di Alex (Goode)!“. Chris Ashton prende la parola per primo in sala stampa.

L’ala, che con la meta marcata al 12′ del match di oggi è entrato nella storia come il miglior marcatore della massima competizione europea (37 mete in totale), è contento del risultato, sia personale, sia del gruppo. Ashton lascerà i Saracens al termine della stagione e spera di poter alzare un altro trofeo prima di quel giorno: “È una vittoria diversa da quella dell’anno scorso; avremmo potuto marcare ancora un paio di mete, ma non ci siamo mai lasciati prendere dalla frustrazione quando abbiamo faticato a concretizzare le occasioni create e credo abbiamo meritato la vittoria. Mi mancherà molto questo club, negli ultimi cinque anni ho avuto un tempo fantastico e sarà molto triste l’ultimo giorno qui. La vita cambia, ci sono nuove opportunità e credo sia il momento giusto per lasciare adesso.”

 

mccall saracens

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Mark McCall, DoR dei Sarries e uno degli artefici principali della costruzione di questo gruppo vincente, conferma davanti ai microfoni della sala stampa l’impressione che, dalla tribuna, ho avuto: “Ho avuto l’impressione che fossimo in controllo della gara per lunghi tratti ma non siamo riusciti a marcare i punti concretizzando il nostro predominio. Sono convinto che siamo riusciti ad avere il risultato che ci meritavamo alla fine. Sono convinto che la gara di oggi abbia dimostrato che siamo migliorati rispetto lo scorso anno e abbiamo mostrato progressi;  se restiamo concentrati e affamati possiamo crescere ancora.” I Saracens, col successo di oggi, hanno centrato un altro record, quello di 18 gare consecutive senza sconfitte in Champions Cup che detenevano finora con Leinster – i Dubliners lo avevano stabilito tra il 2010 e 2012.

 

“Abbiamo avuto qualche problema al breakdown, loro son stati bravi, noi abbiamo fatto un po’ fatica ad adattarci al metro di Nigel Owens e Clermont è stato bravo a rallentare l’ovale molto spesso. Sono molto contento, non solo per il risultato, ma per come è venuto, per l’atteggiamento della squadra che oggi è stato fantastico. Siamo stati capaci di creare il momentum giusto e di averlo tenuto vivo e siamo stati capaci di vincere la gara negli ultimi venti minuti.”

 

L’ultimo inglese a parlare è Alex Goode: “Siamo una squadra molto giovane che può ancora migliorare e quello che succederà tra un paio di giorni, quando ci ritroveremo, sarà concentrarci sugli aspetti della gara che avremmo potuto fare meglio. Abbiamo avuto momenti difficili nel nostro passato recente, le due finali perse ci hanno segnato ma siamo stati capaci di imparare le lezioni che abbiamo ricevuto e tornare ancora meglio. Siamo calmi, composti, anche dopo la meta subita – che è stata una marcatura fantastica – ci siamo subito ritrovati e siamo tornati a giocare come sapevamo.”

 

 

Franck Azema è il primo a prendere la parola per l’ASM Clermont, che si presenta in sala stampa per primo al termine del match. Ovviamente la parola d’ordine è disappunto, ma ancora prima che i protagonisti prendano la parola, si legge sui loro volti: “Sono sempre triste, ovviamente, quando perdi una finale. Oggi, come ho detto ai ragazzi, abbiamo perso di fronte ad una squadra che si è dimostrata più forte. I Saracens erano i favoriti e lo hanno confermato in campo, nonostante noi abbiamo giocato la nostra partita; per lunghi tratti di gara, per noi, è stato davvero difficile giocare.”

“Come ho detto all’intervallo, siamo sotto di cinque punti e possiamo tornare in partita e abbiamo fatto di tutto per poterlo fare, tenendo l’ovale e accelerando le nostre giocate ma i Saracens ci hanno rallentato e hanno saputo imporre il loro gioco. I Saracens avevano già dimostrato in stagione, come contro Glasgow, cosa possono fare e anche oggi hanno fatto molto bene.”

 

frank azema clermont rugby

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“Cosa mi prendo di positivo? Che abbiamo affrontato un avversario molto forte senza mai abbassare la testa. Abbiamo ancora la semifinale di Top 14 da giocare in questa stagione e questo dimostra che siamo comunque una grande squadra; abbiamo un paio di infortuni che ci preoccupano ma questo può capitare durante una stagione giocata sempre al vertice. Adesso dobbiamo restare concentrati, riprenderci e cercare di preparare al meglio la gara di Marsiglia tra due settimane. Sarà difficile stasera per i ragazzi, ma queste cose capitano quando giochi una finale: solo una squadra vince. Non so, ovviamente, cosa succederà in semifinale, se riusciremo a ripetere quanto fatto dal Racing 92; adesso dobbiamo cercare di superare il dispiacere e cercare di farci trovare pronti alla prossima partita, perché finora eravamo l’unica squadra francese in corsa per due titoli e ce ne resta uno per cui lottare.”

 

“Certo, siamo frustrati perché non siamo riusciti a giocare il tipo di rugby che volevamo,” dice Morgan Parra.“Oggi non abbiamo mai mollato ma sai che quando giochi contro un avversario come i Saracens devi sempre vincere gli impatti ed essere preciso e potente nei punti d’incontro e oggi non sempre siamo riusciti a fare quello che volevamo. Il vento ci ha dato fastidio ma non credo che questo sia stato un fattore fondamentale. Credo che oggi abbiamo perso la gara perché non siamo stati capaci di prendere il controllo del gioco.”

 

di Matteo Mangiarotti

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