Verso il big match Calvisano-Petrarca: intervista doppia ai tecnici Brunello e Cavinato

I due allenatori presentano la sfida di sabato e l’importanza che avrà sul proseguo della stagione

calvisano rugby eccellenza

ph. Massimiliano Carnabuci

E’ tutto pronto per la nona giornata di Eccellenza, che prevede due big match di altissima classifica. Le prime quattro squadre si affrontano infatti nei due incroci prima contro seconda (Calvisano-Petrarca) e terza contro quarta (Rovigo-Viadana). I riflettori sono puntati sul San Michele di Calvisano, dopo i gialloneri capolisti e ancora imbattuti ricevono il Petrarca Padova, secondo a cinque punti di distanza per effetto dell’unica sconfitta fin qui subita in campionato. Una partita che si preannuncia equilibrata e che mette di fronte le due migliori difese e i due migliori attacco del campionato. A sfidarsi in particolare, la fase offensiva di Calvisano (che avevamo analizzato dopo la vittoria di San Donà) e l’ottimo sistema difensivo del Petrarca di coach Cavinato. Dell’incontro, dal punto di vista tecnico e della sua importanza nell’ottica dell’intera stagione, abbiamo parlato con i due tecnici Massimo Brunello e Andrea Cavinato.

 

 

Come arriva la sua squadra a questo incontro dal punto di vista della classifica e del morale?

MB: di essere così avanti e anche con questi risultati, forse è anche oltre le aspettative. Alla sfida con Padova arriviamo bene dal punto di vista del morale, tecnico e di fiducia nel nostro gioco. Anche se, devo dire, nelle ultime due partite contro Reggio Emilia e Fiamme Oro non siamo stati brillanti come nelle settimane precedenti. Mi riferiscono alle vittorie con San Donà, Viadana e Rovigo, quando abbiamo trovato prestazioni sicuramente migliori.

AC: arriviamo estremamente sereni. Mancano solo due punti di bonus, contro Viadana e Lyons Piacenza quando abbiamo segnato tre mete nel primo tempo senza poi trovare la quarta nella ripresa, quando ci siamo un po’ persi.

 

 

Cosa teme di più dell’avversario?

MB: temiamo le fasi statiche. Assieme a Rovigo, Padova è la miglior squadra da questo punto di vista, anche se credo che i ragazzi siano molto stimolati da questo e vogliano fare di tutto per contrastare gli avversari. Temiamo poi la forza dei singoli: la campagna acquisti è stata davvero importante, con giocatori arrivati dal Pro12, stranieri di livello e giovani molto forti. Quando affronti Padova, sai di sfidare una società dal potenziale enorme, con un vivaio importante e una tradizione radicata. Oltre al gioco in sé, è una sfida difficile anche per tutto ciò che il contesto Petrarca rappresenta e significa.

AC: Calvisano è una squadra estremamente strutturata, con un ottimo equilibrio tra giocatori esperti e giovani di grande qualità. Ha un’ottima touche e contrattacca molto bene. In questa struttura ci sono poi giocatori come Novillo e Minozzi che possono fare la differenza.

 

 

Migliori attacchi contro migliori difese. Sarà una partita aperta con tante mete o chiusa in cui la differenza potranno farla calci e disciplina?

MB: Beh la disciplina come sempre sarà importante, ma ciò detto non snatureremo il nostro gioco. Siamo una squadra che prova, che gioca cercando spazi e che fa della velocità dei passaggi e del movimento la sua forza. Ed è altrettanto chiaro che il Petrarca ha la potenzialità per mettere in campo un gioco simile. Credo pertanto possa venire fuori una bella partita, anche con un punteggio alto. Non credo saranno solo calci e difesa.

AC: affrontiamo la partita come tutte le altre, con tranquillità. Tutti pensano che Petrarca abbia segnato più mete con la propria mischia ma in realtà non è così. Certo è che il pack è stato rinforzato dalla società e la sfida con Calvisano permette anche di capire quanto la nostra mischia sia competitiva. Poi certo, per quanto nel rugby moderno si giochino meno mischie, resta un settore fondamentale per dare sicurezza a tutta la squadra: se la mischia è forte, tutta la squadra prende coscienza della propria forza. E come diceva il mio grande maestro Roy Bish, se hai una mischia forte vinci sempre, indipendentemente dal resto.

 

 

Quanto influirà il risultato di sabato sul proseguo della stagione e sull’intero campionato? Avremo già una candidata allo scudetto?

MB: La partita influirà sulla classifica finale, ma poi quando si parla di playoff inizia un altro campionato e si giocano partite di un altro tipo, in cui tutte le squadre hanno la possibilità di giocarsela. Certo, per il proseguo della stagione è una partita importante per morale e fiducia, e questo per tutte e due le squadre. Chi viene a vincere a Calvisano esce sicuramente con un bel carico di fiducia e con tanta forza mentale che si porterà dietro per tutto il resto del campionato. Ma come ci siamo detti coi ragazzi, di vincere non ci si stanca mai. Perdere l’imbattibilità in casa sarebbe uno smacco: sappiamo che Padova è una signora squadra e affinché ciò non accada dobbiamo mettere in campo tutto ciò che abbiamo per provare a vincere.

AC: ho allenato tanti anni a Calvisano e so che vincere là in trasferta è molto, ma molto difficile. Indubbiamente chiunque vinca lì ottiene grande fiducia e morale. Per quanto riguarda il proseguo della stagione in generale, c’è ancora tutto un girone di ritorno: Rovigo è tornata ad essere una squadra consistente, le Fiamme Oro hanno tante partite in casa e la possibilità di rientrare in gioco, poi c’è Viadana…I giochi sono assolutamente aperti e molto dipenderà anche dalla qualità e dalla profondità della rosa e dall’incidenza degli infortuni.

 

 

 

Calvisano: Chiesa (c), Bruno, Paz, Lucchin, Minozzi, Novillo, Semenzato, Tuivaiti, Pettinelli, Archetti, Andreotti, Cavalieri, Riccioni, Luus, Panico
A disposizione: Giovanchelli, Rimpelli, Biancotti, Zanetti, Zdrilich, Raffaele, De Santis, Susio/Dal Zilio

Petrarca: Ragusi; Fadalti, Favaro, Bacchin, Rossi; Menniti-Ippolito, Su’a; Targa (cap.), Nostran, Trotta; Salvetti, Saccardo; Irving, Delfino, Acosta
A disposizione: Zago/Borean, Makelara, Rossetto, Michieletto, Conforti, Afualo, Francescato, Benettin/Belluco

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