Zebre verso Edimburgo, tra bilancio approvato e improbabili ipotesi francesi

ph. Luca Sighinolfi

Era il 28 ottobre e le Zebre coglievano ad Edimburgo il primo e fin qui unico successo stagionale, strappando a Murrayfield la vittoria per 19-14. A distanza di due mesi, i ducali di coach Guidi tornano ad affrontare gli scozzesi nel match che chiude il 2016 del Pro12, in calendario il 31 dicembre al Lanfranchi di Parma.
Dopo la sconfitta nel derby contro Treviso, Biagi e compagni sono attesi prima di tutto da una reazione nel carattere. Nella sfida di Monigo infatti, decisiva per le sorti del match è stata la maggiore vis pugnandi messa dai veneti, che hanno lottato con ferocia ed aggressività su ogni punto d’incontro. A tutto questo si sono aggiunti alcuni banali errori da parte dei bianconeri, puntualmente puniti da Sgarbi e compagni come in occasione della meta di Sperandio che ha definitivamente ucciso la partita. Nonostante le ottime prestazioni e gli scalpi di prestigio fin qui raccolti da Edimburgo tra campionato e Challenge Cup (Harlequins, Stade Francais, Scarlets e Ulster), la classifica dice che i Gunners sono terzultimi in classifica subito dopo le nostre due franchigie. E ancora una volta, starà al gruppo bianconero trovare le motivazioni e l’orgoglio per tentare di vincere una partita che, classifica e precedente alla mano, è alla portata dei ducali.

La società intanto ha comunicato di aver approvato il bilancio 2015/16 nel corso dell’Assemblea dei Soci, che si è riunita quest’oggi martedì 27 dicembre. “L’assemblea ha deliberato di non modificare il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso il 30/06/2016 – si legge nel comunicato diffuso – essendo pervenuta, successivamente al deposito della relazione da parte del collegio sindacale, idonea documentazione a supporto dello stesso”. Dopo l’approvazione da parte del CdA dello scorso 5 dicembre, l’ultimo passaggio (da completare entro l’anno) era proprio quello dell’Assemblea dei Soci. Nulla è stato comunicato sull’eventuale perdita, che la stampa locale aveva detto essere “contenuta entro 1/3 del capitale sociale”, ricordando che è il primo esercizio dopo l’ingresso della quota privata e l’avvicendamento societario con la FIR.

In mattinata invece, Midi Olympique aveva rilanciato l’ipotesi di un trasferimento a Roma della franchigia.Né più né meno che un’ipotesi e peraltro discretamente nebulosa, al momento, sia perché mancano reali conferme in tal senso sia perché l’impianto indicato come casa è quel Flaminio ex casa dell’Italrugby il cui stato di abbandono probabilmente sfugge al magazine francese.

Vero che da questo punto di vista la situazione potrebbe evolvere, come dichiarato due settimane fa dall’allora Vice Sindaco e attuale Assessore allo Sport della Capitale Daniele Frongia all’agenzia Dire: “A gennaio inizieremo a lavorare sulle varie e numerose ipotesi progettuali che abbiamo ricevuto per il futuro dello stadio Flaminio”. Ma lo scenario di una franchigia che inizierà il Pro12 2018/19 al Flaminio è oggi pura fantasia. Al momento l’unica certezza è che la Federazione ha avviato l’iter per il rinnovo della partecipazione delle due nostre franchigie al torneo celtico. Quanti e quali posti vi siano al tavolo delle trattative, dopo che anche Treviso ha chiesto certezze per proseguire l’avventura celtica, è  troppo presto per dirlo.