Test Match: si chiude nel weekend il lungo novembre internazionale

Spettacolo garantito tra Irlanda-Australia e Francia-All Blacks. Galles e Sudafrica per evitare l’inferno

australia francia test match Vakatawa

ph. Benoit Tessier/Action Images

Il lungo novembre internazionale va verso la conclusione. Non è ancora tempo per tirare i primi bilanci, anche perché gli ottanta minuti che concluderanno la finestra di autunnale 2016 possono far pendere definitivamente la bilancia complessiva di alcune squadre da una parte o dall’altra dell’equilibrio.

 

Inghilterra-Argentina: dopo aver liquidato la pratica Fiji, la squadra di Eddie Jones con un Kruis recuperato riceve i Pumas sconfitti a Murrayfield e avversario ormai ostico per chiunque. Il tecnico inglese non lascerà nulla al caso e l’obiettivo è quello di non interrompere la striscia di 12 vittorie consecutive. Il quindici della rosa non perde dal 3 ottobre 2015, quando l’Australia mise fine al Mondiale più disastroso della storia del rugby inglese. La fisicità e l’aggressività argentina, oltre alla volontà Pumas di giocare e cavare fuori il massimo da ogni possesso, possono seriamente mettere in difficoltà i padroni di casa. E dopo Sudafrica e Fiji, è questa la sfida novembrina più impegnativa da cui sono attesi Hartley e compagni, in attesa del match contro l’Australia della prossima settimana.

 

Francia-Nuova Zelanda: quella tra Bleus e All Blacks, per motivi di corsi e ricorsi storici, non è mai una partita come le altre. La sfida di Parigi (diretta su Eurosport sabato alle ore 21) chiude alla grande il mese di novembre e il pronostico pende dalla parte dei tutti neri. La mano di Noves inizia un minimo a farsi vedere, ma questa Nuova Zelanda sembra avere tutte le carte in regola per espugnare Parigi.

 

Irlanda-Australia: una delle sfide più attese di giornata e forse quella che si preannuncia più spettacolare si gioca all’Aviva di Dublino. L’Irlanda battuta dagli All Blacks riceve un’Australia fin qui a quota tre su tre (Galles, Scozia e Francia) e intenzionata a lasciare imbattuta il Vecchio Continente. Dopo un Championship in chiaro scuro, la squadra di Cheika sembra aver trovato una propria quadra ma per i Wallabies arrivano ora le vere prove del nove con la squadra di Schmidt (che non avrà Sexton in regia) e tra una settimana a Londra.

 

Galles-Sudafrica: al Principality di Cardiff scendono in campo due squadre alla ricerca di certezze. Coach Howley è sotto enorme pressione dopo la sconfitta con l’Australia e le vittorie risicate con Argentina ma soprattutto Giappone, ad un passo dal far sprofondare i Dragoni all’inferno la scorsa settimana. Degli Springboks si è detto già molto: inutile sottolineare quanto una sconfitta (la quarta consecutiva e la settima nelle ultime otto uscite) costringerebbe tutta la federazione ad una radicale revisione delle proprie scelte e delle proprie posizioni, in vista del cammino che porterà alla Rugby World Cup 2019.

 

Scozia-Georgia: dopo la beffa con l’Australia e la vittoria con l’Argentina, per la Scozia è giunto il momento di una prova di maturità che legittimi in modo evidente la superiorità sulla compagine georgiana. Vero i caucasici sono reduci dalla vittoria con Samoa, ma il divario tecnico tra le due squadre c’è e va evidenziato. Per i Lelos questo è il Test Match dal peso politico più importante e lo giocheranno al 110%: tutti sono consapevoli che prima di avanzare certe richieste è importante collezionare certe prestazioni.

 

Altre partite: a Grenoble venerdì sera si affrontano Canada e Samoa, mentre sabato a Vannes promette spettacolo l’incontro tra Fiji e Giappone, con i nipponici che dopo la buona prestazione di Cardiff cercano un successo comunque di prestigio. A Bucharest la Romania affronta un Uruguay in crisi di risultati, mentre a Lipsia va in scena la rivincita di Germania-Brasile.

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