Sei Nazioni: Brunel guarda alla partita contro l’Inghilterra

Hanno cambiato allenatore ma non gioco, dice il tecnico. Che promuove Bellini e l’infortunato Odiete

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Queste le parole di coach Brunel nel corso della conferenza stampa in cui è stata annunciata la formazione che domenica scenderà in campo all’Olimpico contro l’Inghilterra.

 

Biagi e Padovani: Biagi si è allenato quest’oggi normalmente e abbiamo preso la decisione di farlo giocare. Abbiamo solo tre seconde linee, quindi è stato fatto il necessario per recuperarlo. Abbiamo fatto queste scelte di formazione per due ragioni. La prima è che vogliamo prendere in considerazione qualche giocatore che ancora non conosciamo, come Padovani e Steyn, quindi la scelta non è in rapporto ai giocatori sostituiti ma per dare concorrenza. Nello specifico poi Padovani può coprire ad estremo, perché ha giocato in quel ruolo e Palazzani lo vediamo mediano di mischia.

 

Il percorso di Odiete: Odiete è andato alle Zebre dove ha giocato più il secondo anno del primo, però senza fare un percorso in rapporto alle sue qualità. Non ha avuto la possibilità di esprimere il suo potenziale, deve giocare in modo spontaneo invece era troppo chiuso. Adesso sembra che andando a Mogliano abbia trovato più libertà in testa e noi vogliamo ragazzi spontanei, come Bellini. Volevamo testarli per capire se potevano adattarsi a questa situazione e lo hanno fatto.

 

Gioco Inghilterra: ha cambiato allenatore ma non giocatori che sono gli stessi. Non hanno cambiato nemmeno il gioco, che è abbastanza chiaro e diretto davanti e che si basa sulla potenza. Hanno trequarti tonici, bravi a giocare sugli appoggi e pericolosi, ma la struttura del gioco sarà basata su potenza e mantenimento del possesso. Sono una squadra senza dubbi, continuano per la loro strada anche se hanno davanti un muro. Partiamo sfavoriti, contro questa squadra non abbiamo mai vinto e la sfida sarà essere al loro livello e rimanere in partita. Non so se il gioco sarà bello con contrattacchi, abbiamo questa volontà ma dobbiamo fare i conti con l’avversario.

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