La felicità di Dominguez: “sono onorato della chiamata di Tolone”

ph. Sebastiano Pessina

La strada è segnata: nello staff tecnico dal 2 gennaio 2016. Prima come assistente di Bernard Laporte, poi – dall’estate successiva – head coach del Tolone. Mourad Boudjellal lo ha annunciato in via ufficiale dopo un paio di settimane di indiscrezioni più o meno confermate: Diego Dominguez è il futuro della panchina del prestigiosissimo club francese, anche se l’ex apertura azzurra a oggi non ha praticamente nessun tipo di esperienza a riguardo: “In Francia tutti pensavano che avevo detto addio al rugby in questi anni – dice l’argentino in una intervista a L’Equipe – ma non è vero, il mondo del rugby non l’ho mai abbandonato e in Italia sono stato commentatore per Sky (…) Ho cresciuto i miei figli che ora sono diventati grandi. Sono poi molto amico di John Kirwan, head coach degli Auckland Blues, e quando vado da lui assisto sempre ai loro allenamenti, ai briefing e alle partite. So come sono organizzati, come è strutturata la loro settimana”.

Dominguez spiega la scelta di Tolone: “E’ da tempo che penso a un ritorno nel mondo del rugby con un ruolo attivo, l’adrenalina dei grandi appuntamenti mi mancava (…) Tolone è magnifica, prestigiosa e persino maestosa e tutto il mondo conosce quella squadra. Oggi il Tolone è un punto di riferimento, una macchina di vittorie, sono molto onorato per la responsabilità che ricadrà su di me”.
Per sei mesi farà da assostente a Laporte, che poi lascerà per correre alla presidenza della FFR: “E’ l’unica persona che ho incontrato un mese fa assieme a Mourad Boudjellal. E’ l’allenatore che mi ha fatto arrivare allo Stade Francais, sono diventato campione di Francia sotto i suoi ordini e non ho mai interrotto i contatti con lui. La vera sfida sarà sostituirlo, prendere il posto del miglior allenatore del mondo“.