Caos coppe europee: Tolone stupisce tutti e giura fedeltà all’ERC. Ma…

Da una parte c’è il CEO della federazione scozzese Mark Dodson che dice che la SRU non ha paura di un eventuale restringimento dei paletti per l’accesso alla (eventuale) nuova competizione europea. Dall’altra c’è il ct del Galles Warren Gatland che non ha dubbi e alla BBC dice: “La competizione anglo-francese, se rimarrà tale, fallirà. Credo che tutte le parti vogliano che tutti i Paesi siano rappresentati. Deve esserci spazio anche per Scozia e Italia”.
Ma chi invece spariglia le carte è il patron del Tolone, Mourad Boudjellal, che annuncia che il suo club non prenderà parte alla nuova competizione. Una presa di posizione capace di aprire una varco enorme nel fronte anglo-francese visto che la società transalpina è campione d’Europa in carica. Ma a cosa è dovuta? A una specie di ripicca: la LNR ha infatti stabilito che la quota minima per ogni club di Top 14 di Jiff (joueurs issus des filières de formation, i giocatori formati dai club) rimane al 55% ma dalla stagione 2014-2015 questa percentuale non sarà riferita solo al complesso dei giocatori in rosa ma anche agli atleti che vanno a referto in ordine crescente anno dopo anno fino ad arrivare a un totale di almeno 12 giocatori nel 2017. Sanzioni? La riduzione dei contributi derivanti dai diritti tv. Una decisione che ha evidentemente mandato su tutte le furie il vulcanico dirigente rossonero che ha detto che “visto queste quote la prossima stagione noi giocheremo l’Heineken Cup così come la conosciamo oggi, l’ERC invece non impone delle restrizioni del genere”. Insomma, una protesta fatta per battere i pugni sul tavolo ma che difficilmente avrà seguito. Forse.