Riavvolgiamo il nastro dell’anno che volge al termine con una selezione di momenti spettacolari

Le 5 partite più divertenti del 2025 – photo lionrugby.com
Il 2025 è stato un anno capace di regalare emozioni forti, colpi di scena e partite destinate a rimanere nella memoria degli appassionati.
Tra rimonte incompiute, mete allo scadere e sfide giocate a ritmi vertiginosi, il calendario internazionale ha offerto il consueto spettacolo. Non solo finali o grandi classiche, ma anche incontri che hanno catturato l’attenzione per l’intensità e la qualità del gioco.
Ecco allora una selezione delle cinque partite più divertenti del 2025, quelle che hanno fatto alzare il pubblico dal divano e ricordato perché il rugby, quando trova la sua massima espressione, è uno sport unico.
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Inghilterra – Francia 26 a 25, Sei Nazioni
Il torneo degli inglesi era iniziato male, con una sconfitta a Dublino che faceva presagire un altro anno interlocutorio. Tutto l’opposto della Francia, subito in forma smagliante contro il Galles, battuto 43 a 0. In molti pensavano che gli uomini di Galthié nel secondo turno avrebbero fatto lo sgambetto casalingo al XV della Rosa, invece l’Inghilterra ha sfoderato una delle migliori prestazioni dell’anno. La regia di Fin Smith, unita ad una prova maiuscola del pacchetto di mischia, ha costretto la Francia a dover fare i conti con un avversario mai domo, capace di ribaltare il risultato ad un minuto dalla fine. Da quel 8 febbraio 2025 la squadra di Steve Borthwick non ha più perso una partita.
Leinster-Northampton Saints 34 a 37 – Champions Cup
Vincere all’Aviva Stadium non è mai facile per nessuno, perlopiù se l’avversario si chiama Leinster. La partita tra i Dubliners e i Northampton Saints è stata probabilmente la sfida più adrenalinica della Champions Cup 2024/25. La formazione inglese ha vissuto una stagione di alto livello, raggiungendo l’apice proprio in semifinale: 80 minuti affrontati a ritmi frenetici, con Henry Pollock a fare da mattatore e Tommy Freeman in veste di finisher di lusso. Gli uomini di Leo Cullen hanno risposto con la consueta combattività, rimanendo però, ancora una volta, a bocca asciutta di fronte al proprio pubblico.
Stade Toulousain – U.B. Bordeaux 39 a 33 – Top 14
Il massimo campionato francese ha abituato i tifosi ad una dose massiccia di spettacolo. Non poteva fare eccezione la finalissima tra Stade Toulousain e Bordeaux, due squadre che hanno nel DNA la propensione a correre negli spazi, creare situazioni scintillanti e difendere con grande energia. Alla fine è il Tolosa (orfano di Dupont) ad alzare lo Scudo di Brenno, ma la formazione allenata da Yannick Bru le ha provate tutte per ribaltare il risultato, tanto che Maxime Lucu ha spedito tra i pali il pallone del 33 a 33 all’80’ minuto, costringendo Ntamack e compagni a sudare il trionfo fino a supplementari. Una splendida cartolina per il Top 14, la competizione per club più bella del mondo, che ormai non ha più bisogno di presentazioni.
Australia – B&I Lions 26 a 29 – Lions Series, 2° match
Il 2025 è stato l’anno dei Lions e di un tour che sembrava nascere sotto i peggiori auspici. La condizione di incertezza che attanagliava i Wallabies e le alchimie da ricostruire nella selezione delle isole britanniche guidata dal nuovo coach Andy Farrell sembravano remare contro lo spettacolo che tutti si aspettano da un evento del genere. Ogni dubbio è caduto durante la seconda sfida, quando l’Australia ha messo una pressione esagerata sugli ospiti, arrivando fino al parziale di 23 a 5. Poi il temperamento dei Lions è emerso inesorabilmente e per gli uomini di Joe Schmidt non c’è stato niente da fare. Questa partita rimarrà nella storia come il primo incontro dei Lions diretto da un arbitro italiano: Andrea Piardi.
Inghilterra – Canada 13 a 33 – Rugby World Cup
L’Inghilterra è stata per anni la nazionale femminile più forte del pianeta. Nonostante l’impressionante numero di vittorie mancava sempre l’affermazione più importante: il titolo mondiale. La lunga attesa che durava dal 2014 è finita il 27 settembre 2025, quando le Red Roses hanno sconfitto il Canada davanti agli oltre 80.000 spettatori di Twickenham. I 20 punti di scarto tra le due squadre potrebbero far pensare ad un divario netto ed inequivocabile, invece le giocatrici canadesi hanno onorato al meglio l’appuntamento iridato, costringendo le avversarie a soffrire fino al 68′, quando la meta di Alexandra Matthews ha raccolto l’urlo di gioia del pubblico inglese.
Valerio Bardi
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