La maglia azzurra potrebbe diventare un obiettivo anche per uno degli atleti più continui del Benetton Rugby, il percorso però non è automatico

Eleggibilità internazionali: dall’Inghilterra all’Italia, chi sono i giocatori sudafricani che potrebbero cambiare maglia nel 2026
Con l’avvicinarsi del ciclo che porterà alla Coppa del Mondo 2027, il tema delle eleggibilità internazionali torna centrale anche nel rugby europeo. Diversi giocatori sudafricani, trasferitisi all’estero da anni, stanno infatti maturando i requisiti per rappresentare nuove nazionali, aprendo scenari interessanti anche per l’Italia, che monitora attentamente la situazione di Rhyno Smith.
Tra i casi più discussi c’è quello di Benhard Janse van Rensburg. Il centro del Bristol Bears, già protagonista a livello giovanile con i Junior Springboks, ha ottenuto una deroga da World Rugby che gli permetterà di diventare eleggibile per l’Inghilterra dal 2026.
Un profilo che fa della fisicità il suo punto forte, esperto e abituato ai ritmi della Prem Rugby, che potrebbe rientrare nelle valutazioni di Steve Borthwick, anche se la sua possibile convocazione ha già acceso il dibattito all’interno dell’ambiente inglese.
Meno controversa, ma altrettanto discussa, è la situazione di Tyrone Green: l’estremo degli Harlequins completerà il periodo di residenza nel 2026 e resta un nome monitorato dalla RFU. Pur sognando ancora la maglia degli Springboks, Green ha sempre ribadito di non considerare l’Inghilterra una “seconda scelta”.
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Rhyno Smith può vestire la maglia azzurra?
Lo scenario che più da vicino riguarda il rugby italiano, però, è quello di Rhyno Smith. I media sudafricani (in particolar modo sarugbymag.co.za) hanno inserito anche il suo nome tra i giocatori che potenzialmente potrebbero vestire la maglia di un’altra nazionale. L’estremo del Benetton Rugby, tra gli uomini più continui e determinanti dei biancoverdi nelle ultime stagioni, completerà nel luglio 2026 i cinque anni di residenza necessari per diventare eleggibile con l’Italia. Un passaggio che, se andasse in porto, potrebbe offrire allo staff azzurro un’ulteriore opzione in vista del Mondiale 2027.
Il percorso di Smith non è però automatico. Il sudafricano ha infatti vestito la maglia dei Blitzboks nel circuito Seven nel 2018, elemento che richiede una specifica autorizzazione da parte di World Rugby per poter tornare eleggibile a livello di Test rugby. Non avendo origini italiane, la sua situazione dovrà quindi essere valutata attraverso canali diversi rispetto a quelli canonici.
“La Federazione italiana non mi ha ancora invitato ai ritiri o cose del genere, ma abbiamo già parlato della mia idoneità e di come possiamo far funzionare le cose”, ha detto Smith dopo aver esteso il suo contratto con la Benetton fino al 2028. L’estremo già un forza agli Sharks e ai Cheethas ammette che le sue speranze di giocare alla prossima Coppa del Mondo dipenderanno in ultima analisi dall’allenatore dell’Italia, Gonzalo Quesada. “A 34 anni nel 2027, chissà? Dipende se l’allenatore mi vorrà. Tutto quello che posso fare è continuare a giocare bene.”
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