Il massimo dirigente del campionato plaude al successo delle partite di fine anno e auspica un cambio di rotta nella programmazione internazionale

URC, Martin Anayi dopo i derby: “Ora abbiamo bisogno di un calendario davvero globale”
Lo United Rugby Championship si gode il successo delle giornate festive, con i derby di fine anno che hanno attirato complessivamente quasi 100.000 spettatori negli stadi e confermato l’appeal crescente della competizione.
All’indomani dei turni più attesi dell’anno, il CEO dell’URC Martin Anayi ha lanciato un messaggio chiaro: per il rugby di club e internazionale è arrivato il momento di pensare in grande e di allineare i calendari su scala globale.
In un suo post su LinkedIn, Anayi ha sottolineato come i “derby rounds” a cavallo delle festività natalizie, con match distribuiti tra Galles, Irlanda, Sudafrica, Scozia e Italia, abbiano mostrato la capacità del campionato di catalizzare l’attenzione dei tifosi integrando club di cinque paesi differenti.
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Martin Anayi: “Ora abbiamo bisogno di un calendario davvero globale”
“I Derby Rounds in United Rugby Championship durante le vacanze di Natale funzionano eccome! I nostri club hanno accolto 98.743 tifosi e ci restano due partite da giocare (i derby sudafricani): è davvero bello vedere il rugby giocato in stadi esauriti e il pubblico che indossa i colori del club. È il NOSTRO spazio nel calendario, fa parte dei programmi per le vacanze dei tifosi e il rugby in campo è stato all’altezza delle aspettative! Riunire le famiglie con una narrazione chiara su cui possiamo costruire fa la differenza per il rugby di club. Ora abbiamo bisogno di un calendario davvero globale: è in cima alla lista degli impegni del 2026!”, ha scritto il dirigente, parlando della necessità di una programmazione più coerente tra le diverse competizioni del rugby mondiale.
Il nodo resta la gestione delle sovrapposizioni tra i calendari di club e le finestre internazionali. Al momento, l’URC si sviluppa su un arco che va da settembre a giugno, mentre i principali tornei internazionali, come il Sei Nazioni o il Rugby Championship, si collocano in periodi diversi, creando spesso sovrapposizioni o pause forzate per molti giocatori. Nella prima parte dell’URC, ad esempio, mancano regolarmente alcuni dei principali giocatori sudafricani impegnati con la nazionale nel torneo australe.
Il messaggio non troppo celato è che un allineamento tra le principali finestre potrebbe migliorare la gestione dei carichi di lavoro dei giocatori, ridurre gli attriti e offrire ai tifosi un piano di appuntamenti più lineare.
Intanto le squadre sudafricane dell’URC torneranno in campo sabato 3 gennaio per completare il quadro dei derby: i Lions si recheranno a Durban per affrontare gli Sharks, mentre gli Stormers ospiteranno i Bulls a Città del Capo.
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