L’allenatore dei ducali: “Non dobbiamo perdere la nostra identità, ce la siamo giocata”

Massimo Brunello, Zebre: “Riusciamo a competere con questi squadroni e dobbiamo esserne orgogliosi” (ph. INPHO)
Massimo Brunello, head coach delle Zebre Parma, nella conferenza stampa post gara con il Benetton ha analizzato la sconfitta casalinga nel derby con i Leoni.
“Passatemi la metafora, abbiamo la nostra Cinquecento, loro hanno una Ferrari, corriamo la stessa gara ma con cilindrate diverse. Con la nostra utilitaria però riusciamo a competere con questi squadroni e dobbiamo esserne orgogliosi”.
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Le parole di Massimo Brunello, capo allenatore delle Zebre, al termine del derby perso con il Benetton
“Nel primo tempo siamo stati indisciplinati e imprecisi. Se guardiamo i numeri del match non siamo andati così male, giocando bene in difesa e recuperando tanti palloni. Nel secondo tempo però loro ci hanno messo in difficoltà soprattutto con i drive. La chiave della partita è sul 16-23 quando non segniamo la meta con Gesi con il calcio di Da Re e lì loro sono stati bravi a venir via dalla fase difensiva e trovare la meta con Odogwu. Lì la partita si è rotta” ha detto il tecnico dei ducali.
L’ex allenatore dell’U20 italiana ha proseguito: “A differenza di Treviso siamo stati bravi a entrare nella loro metà campo e concretizzare, anche con il giallo a Ferrari siamo rimasti in partita. Nel secondo tempo non è andata così male. Abbiamo avuto il 100% di conquiste in touche, le mischie sono state buone, ha fatto la differenza il gioco al piede e un paio di occasioni in cui loro sono stati bravi. C’è stato da parte nostra qualche errore e loro sono stati bravi a sfruttarli”.
La sconfitta nel derby non deve offuscare i giudizi sulla stagione e sulle Zebre in generale. Massimo Brunello sottolinea alcune note positive: “Siamo una squadra scomoda, è quello che vogliamo sempre fare. Non dobbiamo perdere la nostra identità e anche oggi ce la siamo giocata. Siamo competitivi ma la potenza delle altre squadre, a volte, è difficile da contrastare. C’è però la crescita: oggi avevano 23 giocatori su 23 eleggibili, stiamo puntando sui giovani italiani. In termini di punti siamo nella media della passata stagione e siamo in corsa per gli ottavi di Challenge. Non siamo più una sorpresa ma dobbiamo prendere i risultati quando ci capitano”.
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