L’arbitra italiana dirige oggi Zebre–Benetton e taglia un traguardo storico

Clara Munarini alla prima di URC: “Il mio obiettivo è rendere la partita semplice e scorrevole”
Il derby italiano tra Zebre Parma e Benetton Treviso, valido per l’ottavo turno di United Rugby Championship, segna un passaggio importante. A dirigere la sfida del Lanfranchi sarà infatti Clara Munarini, arbitra internazionale italiana, per la prima volta alle prese con la direzione nel torneo di URC.
Parmigiana, 36 anni, Munarini arriva all’appuntamento con un curriculum di assoluto livello: esordio nel 2012, prima volta a livello internazionale 5 anni più tardi, poi due edizioni della Coppa del Mondo, sette edizioni del Women’s Six Nations e, a proposito di Rugby World Cup, va ricordato che la parmense è stata assistente nella finale mondiale di qualche mese fa, nello scontro fra Inghilterra e Canada.
«Il mio obiettivo è rendere la partita semplice e scorrevole – ha spiegato sulle colonne di Repubblica –. Dobbiamo divertirci, è pur sempre una partita: spero di sentirne la musica». Un approccio positivo per una sfida che non sempre è stata esente da polemiche di natura arbitrale.
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Clara Munarini: “Preferisco farmi capire durante la partita”
Munarini non vede particolari differenze nel dirigere partite maschili o femminili: «Il rugby è uno sport che insegna disciplina e rispetto. Da questo punto di vista, mi sento più fortunata rispetto al calcio». Nel corso della sua carriera, però, non si registrano situazioni ingestibili: «Diciamo che le donne sono più concentrate sul gioco, meno sulle decisioni del direttore di gara. Ma non ci sono grandi differenze. Non per me, almeno. Non si può essere sempre tutti d’accordo, e anche noi a volte sbagliamo. Mi è successo di essere contestata con educazione da qualche giocatore, che però alla fine è sempre del match venuto a scusarsi».
L’esperienza con il rugby è iniziata dopo varie avventure sportive: “Facevo atletica leggera (lungo, triplo, 200 e 400), basket, un po’ di boxe. Mi sono appassionata da adolescente al rugby, guardandolo in tv con mio padre. Un amico faceva l’arbitro; mi ha detto di provare. Eccomi qui».
Nonostante l’alto livello raggiunto, l’arbitraggio resta per lei una passione affiancata al lavoro: «In Italia solo Andrea Piardi è full time. Io ho un contratto federale corretto, considerati i nostri numeri; inoltre, lavoro in un’azienda logistica che mi permette di continuare questo percorso».
Per l’atteso derby del Lanfranchi, Clara Munarini ha un obiettivo chiaro, che non prevede l’uso di troppe parole prima del calcio d’inizio: «Preferisco farmi capire durante la partita. Poi applico il regolamento».
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