Le Black Ferns puntano sul retaggio familiare: Whitney Hansen è la nuova head coach

La figlia dell’ex coach degli All Blacks guiderà la nazionale neozelandese verso il primo tour di sempre delle British & Irish Lions

Le Black Ferns puntano sul retaggio familiare: Whitney Hansen è la nuova head coach – ph. World Rugby

La federazione neozelandese ha annunciato nei giorni scorsi di aver assunto Whitney Hansen come nuova head coach delle Black Ferns, la nazionale maggiore femminile.

Hansen, 38 anni, ha ottenuto un contratto di due anni e guiderà una delle principali forze del rugby femminile mondiale fino alla fine del 2027. Avrà così la possibilità di portare la Nuova Zelanda ad ospitare il primo tour di sempre della selezione femminile targata British & Irish Lions.

È solo la seconda allenatrice nella storia delle Black Ferns, la prima da trent’anni a questa parte, e una delle poche allenatrici del panorama internazionale.

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È anche la figlia di Steve Hansen, l’ex allenatore degli All Blacks capace di portare in Nuova Zelanda la Rugby World Cup 2015, che ha guidato la nazionale maschile dal 2012 al 2019 e che ha vinto il premio di Allenatore dell’anno della federazione internazionale nel 2012, 2013, 2014 e 2016.

“Per me è un onore che mi abbiano chiesto di guidare la nazionale in un momento così entusiasmante per assumere il ruolo di head coach – ha detto la giovane allenatrice – C’è una generazione di grande talento che sta emergendo nel rugby neozelandese e il nuovo calendario internazionale rappresenta una grande opportunità di rafforzare ulteriormente tutto ciò di cui sono un simbolo le Black Ferns. Non vedo l’ora di iniziare.”

Hansen non ha un grandissimo background da giocatrice. Ha iniziato a giocare tardi, a 21 anni, mentre frequentava l’università e ha avuto un carriera breve, passando ad allenare già dal 2014. In questi oltre dieci anni in panchina ha allenato la Canterbury University, la selezione femminile U18 di Canterbury e le New Zealand Barbarians.

Nel 2021 ha preso parte a uno stage all’interno dello staff delle Black Ferns che vinsero la Rugby World Cup giocata in Nuova Zelanda, la vera e propria svolta della sua carriera. Nel 2022 e nel 2023 è poi stata assistente di Blair Baxter a Matatu, una delle squadre del Super Rugby Aupiki, il massimo campionato femminile neozelandese giocato da quattro franchigie professionistiche. Ne è diventata head coach a partire dal 2024, anno in cui ha anche assunto il ruolo di head coach delle Black Ferns XV, la seconda selezione nazionale femminile.

“Fare questo lavoro è un incredibile privilegio, ma in realtà il mio percorso non è mai stato quello di qualcuno che vuole realizzare il proprio sogno, ma più di una persona con la fame di diventare migliore delle persone di fronte a sé” dice di sé stessa Hansen.

“Mio padre è grandioso per come mi supporta come persona, indipendentemente dal mio lavoro. Mi ha sempre spinto ad essere la miglior versione di me stessa. Abbiamo sempre delle conversazioni fantastiche sul rugby e continueremo ad averne.”

Hansen sarà coadiuvata nel suo lavoro da Tony Christie, già assistente allenatore delle Black Ferns nel precedente ciclo mondiale, e Riki Flutey, ex trequarti centro che i più attenti ricorderanno con la maglia dell’Inghilterra tra il 2008 e il 2011 dopo le sue stagioni ai London Irish e ai Wasps.

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