Il tecnico delle skills dei ducali ha parlato a due giorni dal derby di URC con il Benetton

Gilberto Pavan, Zebre: “Dovremo curare bene la fase aerea e quella di conquista” – ph. Zebre Rugby
Sabato 20 dicembre ci sarà il primo derby di URC fra Benetton e Zebre e il tecnico delle skills dei ducali, Gilberto Pavan, sa cosa significa giocare a Treviso: “E’ difficile giocare a Monigo, ma dobbiamo essere pronti mentalmente. Però c’è anche la consapevolezza dei nostri mezzi”.
In un’intervista alla Gazzetta di Parma, l’ex allenatore di Viadana, con un trascorso da giocatore con il Rugby Parma e gli Aironi, ha parlato della sua nuova avventura con i gialloblu.
“Mi trovo bene, lo staff mi ha accolto veramente bene, è un gruppo umile. Piano piano sta aumentando la
mole di lavoro, ora mi occupo delle skills e Dolcetto mi coinvolge nel preparare la partita per quanto riguarda l’attacco; sono entrato in punta di piedi, spero di continuare a dare il mio apporto”.
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Gilberto Pavan, Zebre: “Abbiamo le idee chiare”
Gilberto Pavan ha già affrontato il Benetton, da giocatore, quando ha vestito le maglie del Rugby Parma e degli Aironi. Sabato lo farà per la prima volta da allenatore.
“Cosa cambia? Che non si prendono botte (ride, ndr). Scherzi a parte, la devi studiare di più, c’è un piano di preparazione che ti coinvolge in modo diretto. Si fa di tutto per mettere i giocatori nella condizione ottimale per performare”.
“Siamo consapevoli di che squadra sia, solida, che mette pressione, anche al piede, per cui dovremo curare bene la fase aerea e quella di conquista” ha sottolineato il tecnico trevigiano.
Infine, con la stagione che si appresta ad arrivare al giro di boa, Gilbert Pavan ha tracciato un primo e parziale bilancio: “L’identità della squadra sta venendo fuori, è una squadra che lotta fino in fondo e al pubblico non può che far piacere. Tre vittorie su otto partite credo sia un risultato importante. Con Ospreys e Cardiff si poteva fare di più, si era creata un’aspettativa alta dopo le prime due vittorie e i primi a esserne rammaricati siamo noi, ma siamo sulla
strada giusta”.
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