“Giocarsi una convocazione internazionale alla lunga diventa logorante, in Francia ti godi di più il rugby e non pensi ad altro”
Zach Mercer in Montpellier-Harlequins – ph. Sylvain Thomas/AFP
In un’intervista al Telegraph il numero 8 di Montpellier Zach Mercer non le ha mandate a dire contro l’allenatore dell’Inghilterra Steve Borthwick, e lo ha accusato di averlo sempre snobbato nonostante per 2 anni avesse addirittura lasciato Montpellier per tornare in Premiership ed essere convocabile.
Il primo strappo tra Zach Mercer e la Nazionale inglese arrivò nel 2021: Eddie Jones, dopo averlo fatto esordire nel 2018, non lo aveva più convocato, e dopo 3 anni fuori dal giro il terza linea decise di trasferirsi in Francia, a Montpellier, accettando un’offerta molto remunerativa.
A Montpellier giocò talmente bene che lo stesso Eddie Jones gli propose di ritornare in Inghilterra per essere convocabile in vista della Rugby World Cup 2023. Jones però fu esonerato a 9 mesi dal Mondiale, a dicembre del 2022, con Steve Borthwick che prese il suo posto.
Mercer, che in quel periodo era in grande forma, decise comunque di tornare in Inghilterra, a Gloucester per due anni, ma non fu mai preso in considerazione da Borthwick, fino alla decisione di ritornare a Montpellier e di chiudere – almeno per il momento – la porta a qualsiasi esperienza con l’Inghilterra.
“Ho lasciato molte cose a Montpellier per tornare in Inghilterra e non ha funzionato. Avendo due figli, tornare in Inghilterra era la cosa migliore per la nostra famiglia, e mia moglie era vicina a sua madre e suo padre. Tuttavia, ero tornato per giocare con l’Inghilterra ed è stato incredibilmente frustrante. Non mi è stata data neanche una partita o un’opportunità per dimostrare quello che potevo fare, e all’epoca è stato davvero duro da accettare. In quel momento mi ha colpito parecchio a livello mentale” ha raccontato.
“Ora fa parte del passato e non ci penso più. Al momento non ho alcuna ambizione di tornare a giocare per l’Inghilterra” prosegue categorico Mercer, che torna a citare Steve Borthwick.
“Con l’allenatore che c’è adesso, la porta è chiusa. Chissà cosa succederà tra un paio d’anni, ma per ora mi concentro solo sul godermi il rugby e sul costruire il futuro della mia famiglia”.
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Mercer ha detto la sua anche sulla scelta di Tom Willis, che al termine della stagione lascerà i Saracens per andare a giocare a Bordeaux, perdendo la possibilità di essere convocato dall’Inghilterra nonostante fosse ampiamente nel giro della Nazionale: “Penso che qui si arrivi senza la pressione del rugby internazionale. Non devi preoccuparti di essere selezionato o chiederti se il tuo volto ‘si adatta’ all’ambiente”.
“Qui sei semplicemente quello che sei e l’unica cosa che conta è giocare bene per il club. Credo davvero che sia per questo che tanti giocatori abbiano rilanciato la propria carriera qui. Con l’Inghilterra c’è tantissima pressione legata alle convocazioni. Se sei lì al limite e non pienamente dentro la squadra, a volte la cosa migliore è allontanarsene. Il rugby è una carriera breve, non giochi per sempre” ha proseguito il numero 8.
Mercer ha poi concluso: “Per uno come Tom, che aveva già giocato all’estero, probabilmente il pensiero è stato: ‘Non ho bisogno di quello stress e di quella negatività mentale’. Quando vieni in Francia, puoi semplicemente goderti il rugby”.
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