Il 34enne degli Springboks: “Non farei mai una cosa del genere di proposito”

Eben Etzebeth rompe il silenzio: “Accetto la mia colpa ma purtroppo gli errori capitano” – ph. Sebastiano Pessina
Eben Etzebeth, dopo aver ricevuto la squalifica di 12 settimane per un gesto intenzionale antisportivo (dito nell’occhio) in Galles-Sudafrica del 29 novembre ai danni di Alex Mann, ha rotto il silenzio e con un post sul suo profilo IG ha commentato la sanzione.
“Sono stato in silenzio, ma ora che la mia udienza è finita, credo di dover dare una spiegazione a tutti. Accetto la mia colpa. Ho commesso un errore e sono disposto a scontare una sospensione che merito. Non voglio che i ragazzi che ammirano gli Springboks pensino che sia giusto cavare un occhio a qualcuno, perché non lo è, ma purtroppo gli errori capitano. Non farei mai una cosa del genere di proposito, so quali saranno le conseguenze dopo aver giocato a rugby per alcuni anni” ha scritto il seconda linea degli Sharks.
Leggi anche: Challenge Cup: gli arbitri dei match di Zebre e Benetton
Le spiegazioni di Eben Etzebeth
Il 34enne ex giocatore del Tolone rimarrà fuori dai campi da gioco fino a fine marzo, saltando diversi impegni sia dello United Rugby Championship che della Champions Cup. Inizialmente la Commissione disciplinare indipendente aveva deciso per una squalifica di 18 settimane, ridotta poi a 12.
Etzebeth, pur scusandosi dell’accaduto, ha pubblicato tre video della rissa in cui è stato coinvolto ponendo la lune d’ingrandimento su alcuni fattori che hanno modificato la dinamica del gesto.
“Si può vedere chiaramente che il primo punto di contatto è stato fra la mia mano aperta e la sua spalla, proprio come ha fatto lui (Mann), solo che lui mi ha colpito al mento. Quando ho cercato di colpire la sua spalla con la mano aperta, si vedono due giocatori gallesi cambiare la dinamica dell’intera scena, così come uno dei miei compagni di squadra che tira (Mann) per il collo, allontanandolo dalla mia mano e dalla direzione della mia forza”.
Infine il giocatore sudafricano ha concluso: “Perché ho pubblicato questo?. Per cercare di mostrare alla gente come è successo tutto e che non è mai stato intenzionale. Non farei mai una cosa del genere di proposito”.
Il post su Instagram del giocatore del Sudafrica
Visualizza questo post su Instagram
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.






