Il trequarti dei neozelandesi riflette, a stagione conclusa, su uno degli aspetti del gioco su cui la sua squadra ha fatto più fatica

Will Jordan, gli All Blacks e i problemi con il gioco aereo
In Nuova Zelanda, di questi tempi, non si gioca a rugby: la stagione dell’emisfero sud si conclude ogni anno con la fine dei test match di novembre e si riparte nei primi mesi dell’anno nuovo.
Per Will Jordan, estremo o ala degli All Blacks, è questa l’occasione per guardare indietro a una annata di alti e bassi per la nazionale kiwi, in particolare per quanto riguarda uno degli aspetti tecnici più importanti del rugby contemporaneo: il gioco aereo.
Secondo i dati riportati qualche settimana fa dal Sydney Morning Herald, infatti, gli All Blacks sono stati la peggior squadra nel 2025 tra le 10 migliori al mondo per capacità di ottenere il possesso sulle conseguenze di un calcio contendibile, sia proprio che degli avversari.
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L’aspetto della contesa aerea è uno dei principali fattori che hanno mutato il volto del gioco negli ultimi tempi. Da quando infatti la federazione internazionale ha modificato l’interpretazione del regolamento, richiedendo la tolleranza zero su qualsiasi tipo di ostruzione nei confronti di un giocatore che prova a recuperare un calcio della propria squadra, ogni pallone messo in aria diventa un fattore di totale incertezza.
“È un rugby diverso da quando ho iniziato a giocare – spiega Jordan, che ha 27 anni ma ha già superato quota 50 caps – Fino a due o tre anni fa potevi pensare di prendere tra l’80 e il 90% dei palloni aerei. Adesso penso sia più una cosa attorno al 50%, e conta quanto sei capace di mettere dei giocatori attorno alla palla per raccoglierla, in modo da alzare quella percentuale di palloni recuperati.”
Le difficoltà degli All Blacks nel gioco aereo si sono riflettute spesso sui risultati, con i neozelandesi che hanno perso contro Argentina, Sudafrica e Inghilterra durante il 2025.
“Penso che abbiamo faticato in particolare nel Rugby Championship – ha detto Jordan alla trasmissione Sport Nation NZ – Sicuramente è stato così nella partita contro l’Argentina che abbiamo perso. Io ho avuto una serataccia nella contesa aerea, e poi nel secondo tempo a Wellington contro gli All Blacks.”
“Con l’andare avanti dell’anno siamo migliorati e alla fine del tour in Europa penso che siamo stati vicini alle performance delle altre squadre in questo ambito. Per noi è qualcosa su cui concentrarci, so per certo che lo staff penserà a come migliorare le nostre abilità tecniche, magari guardando ad altri sport come l’aussie rules e come fanno le cose lì.”
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