Il 2026 sarà un anno di importanti novità per gli Azzurri, per avvicinarsi al meglio al prossimo Mondiale

Verso la Rugby World Cup 2027: Gonzalo Quesada su Nations Championship e progetto Italia XV – ph. Sebastiano Pessina
Dopo aver commentato il girone in cui è stata inserita l’Italia alla Rugby World Cup 2027 (clicca qui per leggere questa prima parte della conferenza), con la stampa l’head coach Gonzalo Quesada ha discusso anche dell’anno rugbistico 2026 e di tutte le sue novità.
La prima è la nascita della nuova competizione internazionale del Nations Championship, per dare maggiore struttura e regolarità ai test match annuali tra nazionali dell’emisfero Nord e Sud. La seconda riguarderebbe più nello specifico l’Italia e il modo di far emergere e testare nuovi giocatori. Due novità che potrebbero aiutare gli Azzurri ad avvicinarsi al meglio verso l’evento cruciale, la Rugby World Cup 2027.
Verso la Rugby World Cup 2027: Gonzalo Quesada su Nations Championship e progetto Italia XV
“Allora diciamo che per noi l’introduzione del Nations Championship non è un cambiamento grandissimo, alla fine succede tutti gli anni di fare partite nell’emisfero Sud e poi accoglierli al Nord. E, in un certo senso, non è che rende l’anno più impegnativo: se lo paragoniamo al 2025 (con ben 3 test match col Sudafrica), alla fine la differenza in termini di difficoltà non cambia moltissimo”.
“Indubbiamente per il pubblico dà un po’ più di senso ai diversi test match, soprattutto per quello meno fidelizzato. Sicuramente per noi c’è il problema degli spostamenti in estate (con l’Italia prima contro il Giappone, poi Nuova Zelanda e Australia, ndr) ma quello che sarà molto interessante è l’ultima settimana con tutte le squadre a Londra per vedere quale sarà il posizionamento finale in questa competizione. Diciamo che questa quarta settimana sarà come una mini versione del Mondiale”.
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C’è però un aspetto che complica un po’ l’avvicinamento dell’Italia verso la Rugby World Cup 2027, come ha confermato lo stesso Gonzalo Quesada: “Con questa Nations Championship certo che faremo un po’ di rotazione tra i giocatori ma, abbinata al Sei Nazioni, non sarà facile far esordire giocatori emergenti durante il 2026”.
Per questo motivo lo staff della federazione sta rispolverando il progetto di un’Italia A o Italia Emergenti, come era stata chiamata in passato. Una proposta che era uscita sulla stampa già nei giorni scorsi, con il proposito di organizzare due partite (una contro la Scozia A, una contro il Cile), e che è stata ripresa in conferenza stampa dall’head coach degli Azzurri.
“Le partite sono da confermare – ha dichiarato Gonzalo Quesada – ma il progetto è quello di avere un’Italia XV, così si dovrebbe chiamare. È un’idea che abbiamo discusso molto con Franco Ascione, con cui condividiamo il grande interesse al progetto. Per me è soprattutto interessante per i giovani e per alcuni giocatori delle franchigie che vediamo essere molto vicini al livello internazionale”.
“Quindi questi giocatori saranno sicuramente coinvolti, ma l’idea iniziale è fare come un’Under 23 per far giocare tutti questi giovani e giocatori contro avversari del giusto livello, iniziare a vederli in situazioni di partite internazionali e valutare se il potenziale visto nei club poi si conferma a questo livello”, ha affermato Gonzalo Quesada.
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