Durissimo anche il Telegraph: “Tutti i progressi sacrificati sull’altare di qualche sterlina in più”
“Umiliante”, “Una vera tristezza”: le reazioni della stampa internazionale dopo Galles-Sudafrica 0-73 (ph. Sebastiano Pessina)
Ci si poteva aspettare una vittoria del Sudafrica, anche molto larga, ma non così umiliante: lo 0-73 subito dal Galles contro gli Springboks ha superato ogni pronostico. Una partita senza storia dall’inizio alla fine, e soprattutto una mazzata alle speranze di rinascita dei gallesi, che avevano raccolto qualche segnale incoraggiante nelle altre partite: contro il Sudafrica invece è stato un disastro, e anche la stampa internazionale e gallese non ha potuto far altro che prendere atto della situazione.
Il giornale di punta per quanto riguarda il rugby gallese, WalesOnline, è stato durissimo: “Galles completamente distrutto: quello degli Springboks è stato un massacro che ha messo a nudo ogni difetto del rugby gallese. C’erano stati alcuni piccoli passi avanti nell’ultimo mese, soprattutto contro gli All Blacks, ma il Galles ha dimostrato di essere molto lontano dal ritmo del rugby internazionale per quanto riguarda potenza e fisicità. È stata una partita brutale, come ci si aspettava, con un Galles gravemente sottodimensionato: i campioni del mondo hanno vinto senza nemmeno ingranare la marcia” ha scritto Steffan Thomas, che prende atto di una realtà ormai innegabile: “Questo è il punto più critico nella storia del Galles da quando il rugby è diventato professionistico”.
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Anche gli altri giornali britannici non sono stati da meno. “I vertici della WRU, il capitano degli Springboks Siya Kolisi e il director of rugby Rassie Erasmus avevano difeso la scelta di disputare questa partita sostenendo che la giovane squadra gallese ne sarebbe uscita più esperta. Ma è difficile capire cosa il Galles possa aver imparato, se non quanto sia caduto in basso. Questa è stata una delle partite più a senso unico mai viste da questo cronista. L’unico lato positivo per il Galles è che non si è trattato della peggior sconfitta della storia: il Sudafrica si è fermato a 10 punti dal margine del 96-13 del 1998” scrive Alex Bywater del Daily Mail: “Il sentimento dominante è una vera tristezza”
Ancora più pesante il Telegraph, che definisce questa partita “Brutale, umiliante e totalmente inutile” come scrive James Corrigan, che prosegue: “Il Principality Stadium ha fatto bene a fischiare Eben Etzebeth dopo il suo cartellino rosso per delle insensate dita negli occhi, m avrebbe dovuto riservare la propria rabbia soprattutto verso la Welsh Rugby Union (la Federazione Gallese, ndr). Questa partita era priva di senso e l’umiliazione con 11 mete incassate contro i campioni del mondo era inevitabile. Poiché la WRU ha accettato di programmare questo test autunnale fuori dalla finestra internazionale di World Rugby e il c.t. Steve Tandy era privo di 13 giocatori militanti in Inghilterra e Francia. Così tutto il buonumore guadagnato da questa giovane squadra con la prestazione incoraggiante della settimana precedente contro la Nuova Zelanda è stato sacrificato sull’altare di qualche sterlina in più. Vergogna alla WRU, indipendentemente da quali scuse presenteranno”.
La parola “umiliazione” viene utilizzata anche dal Times, che come il Telegraph pone l’attenzione su come questa partita avesse un obiettivo principalmente economico: “È stato un incontro che non ha dato nulla all’immagine del rugby. Un’iniziativa avida tra due squadre rimaneggiate che ha umiliato i padroni di casa.Il pubblico annunciato era di 50.112 persone, ma le ampie zone vuote dello stadio raccontavano un’altra storia. È stato doloroso da guardare e crudele da sopportare per il Galles” scrive Steve James.
L’Irish Times, invece, utilizza altri aggettivi non meno pesanti: “È stato deprimente quanto ci si aspettava. Peggio ancora, è stato inutile. Peggio ancora, è stato alineante. Una sconfitta record, 11 mete subite, la prima volta dal 1967 che il Galles non segna a Cardiff, ma l’avversario di quel giorno, l’Irlanda di 58 anni fa, segnò 70 punti in meno rispetto agli Springboks qui (finì 0-3, ndr)” scrive Michael Aylwin.
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