Il tecnico: “È stato più difficile con gli Azzurri che contro la Francia” ma è arrabbiato per il secondo rosso in due partite. Capitan Kolisi: “L’Italia merita grande rispetto”

Sudafrica, Erasmus: “Italia squadra meravigliosa, ma gestione dei cartellini non uniforme. Non sappiamo più come fare” (ph. Sebastiano Pessina)
TORINO – Il Sudafrica ha battuto l’Italia 32-14 dopo una partita difficile e combattuta, forse anche più del previsto. Sicuramente ha inciso il rosso a Franco Mostert al 10′, ma gli Azzurri hanno offerto una prestazione davvero di alto livello. In conferenza stampa allo Juventus Stadium anche Rassie Erasmus, capo allenatore del Sudafrica, lo ha ampiamente riconosciuto, pur definendosi molto contrariato per la decisione di espellere definitivamente Mostert, anche perché per il Sudafrica si tratta del secondo rosso effettivo (e non da 20 minuti) in due partite, dopo quello di De Jager contro la Francia.
“Pensavo che ormai si andasse verso i cartellini rossi da 20 minuti: credevo fosse la direzione giusta, ma non sta a me parlarne. Non dico che l’arbitro abbia sbagliato, ma ho visto tanti altri contatti alti e ho la sensazione che la gestione dei colpi alla testa non sia stata uniforme. Questa è stata la mia impressione dal vivo, poi magari rivedendo il match potremmo renderci conto di aver sbagliato e correggerci. Ma perdere due seconde linee in due partite per dei placcaggi alti è difficile. Non sappiamo più come allenare ragazzi di due metri a stare più bassi quando l’avversario è inginocchiato. È complicato” ha spiegato Erasmus.
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Il tecnico ha poi elogiato la prestazione degli Azzurri: “L’Italia è davvero una grande squadra. Conosco gli allenatori italiani, sono ottimi e sapevo quanto questa squadra fosse forte. Hanno battuto l’Australia la scorsa settimana e il Galles al Sei Nazioni, l’anno scorso hanno battuto Scozia e Galles e hanno pareggiato in Francia una partita che potevano anche vincere”.
“Per noi questa è una vittoria enorme: abbiamo fatto tanti cambi a causa delle trasferte, siamo arrivati a mezzanotte, sveglia alle 4, aereo, treno. Abbiamo cambiato 11 giocatori per avere una squadra fresca e in grado di pareggiare la loro energia, e loro ne avevano tantissima. È stata una partita più difficile rispetto alla scorsa settimana. Siamo felici del carattere mostrato, ma dispiaciuti per chi paga per errori accidentali” ha proseguito il tecnico.
Dello stesso avviso anche capitan Siya Kolisi: “È stata una partita dura, equilibrata anche in 15 contro 15. Dopo 20 minuti eravamo ancora 0-0. Rispettiamo molto l’Italia e non l’abbiamo assolutamente sottovalutata, e sapevamo quanto fossero forti dopo averli visti battere l’Australia. Li avevo visti giocare anche altre volte. Ero allo stadio quando l’anno scorso pareggiarono con la Francia, meritano grande rispetto. Abbiamo lavorato duro e sapevamo che sarebbe stata una partita tirata fino alla fine. I ragazzi della panchina hanno fatto il loro lavoro e ci hanno aiutati. Tutta la partita è stata difficile”.
Infine, la parola è tornata a Rassie Erasmus che ha elogiato alcuni giocatori italiani: “Quale giocatore porterei nel Sudafrica? Ce ne sono tanti forti, ma credo che Menoncello e Brex siano davvero eccezionali. Anche il tallonatore titolare (Nicotera, ndr) ha fatto una grande differenza, e l’ingresso di Ferrari nel secondo tempo ci ha messi in difficoltà. Il loro 6+2 ci ha messo molta pressione. Gli italiani, come gli argentini, hanno tanto cuore, fisicità e orgoglio, e nei loro 22 hanno tirato fuori una difesa incredibile. E ricordiamoci che Garbisi ha sbagliato tre calci: 8 punti che avrebbero potuto cambiare tutto quando eravamo in 13”.
Francesco Palma
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