Quilter Nations Series: l’Italia sogna ma perde l’occasione, il Sudafrica in rosso vince ancora

Ancora una volta Springboks in inferiorità numerica e, ancora una volta, dimostrano di essere i campioni del Mondo. Per gli Azzurri imprecisioni tra piazzola e nelle scelte, ma la squadra si conferma competitiva anche contro i migliori

italia - sudafrica 2025

Quilter Nations Series: l’Italia sogna ma perde l’occasione, il Sudafrica in rosso vince ancora – ph. Sebastiano Pessina

All’Allianz Stadium di Torino la terza settimana della Quilter Nations Series prende il via col test match tra Italia e Sudafrica, il terzo dell’anno 2025 e il diciannovesimo nel complesso. Come nell’ultima partita tra Azzurri e Springboks, e come contro la Francia settimana scorsa, i campioni del Mondo si confermano in cattivo rapporto coi cartellini: il rosso diretto a Franco Mostert all’11’ ha fatto saltare tutti gli equilibri.

L’Italia, che aveva comunque iniziato bene, è solida nei possessi e nelle fasi di conquista ma poco concreta una volta entrata nei 22 avversari, tra troppa fretta e imprecisioni dalla piazzola. Gli Azzurri restano però in partita e a un certo punto sognano davvero un nuovo colpaccio a 9 anni dall’impresa di Firenze. Sono però due episodi in particolare a cambiare tutto: il primo errore della mischia italiana alla fine del secondo tempo (da cui parte in primo “strappo” dei sudafricani nel punteggio) e un calcio al 72′ che finisce tra le mani di Canan Moodie: il centro avversario fa una magia e offre l’assist per la meta del secondo strappo degli Springboks, che affossa le speranze italiane. Poi il punteggio finale va ancora oltre, ma cambia poco: l’Italia perde forse una grande occasione ma ha affrontato a viso aperto i campioni del Mondo, tenendoli sulle spine fin quasi alla fine.

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Italia-Sudafrica, la cronaca

L’arbitro James Doleman fischia l’inizio del match dell’Allianz Stadium e dopo alcune fasi è il piede di Handre Pollard a portare i sudafricani nei pressi dei 22 italiani ma subito Manuel Zuliani fa sentire la sua presenza e conquista il turnover. La prima touche riesce agli Azzurri con Andrea Zambonin, poi lo scontro aereo non è favorevole a Monty Ioane e gli Springboks riprendono il possesso dell’ovale.

Gli ospiti si affidano spesso al piede del loro mediano di apertura ma al 6′ il calcio esce oltre la linea di pallone morto. Prima mischia del match all’altezza del centrocampo che mantiene il possesso, Monty Ioane batte sulla destra Canan Moodie e offre un calcetto per Ange Capuozzo; solo l’intervento di Kurt-Lee Arendse sembra salvare tutto. In realtà la squadra arbitrale ravvisa un fallo di ostruzione azzurro e niente da fare.

Al 10′ ancora l’Italia si mostra minacciosa proprio partendo dalle fasi statiche. Bene mischia e touche che lanciano un attacco stavolta sulla sinistra, Paolo Garbisi si becca un duro placcaggio da parte di Franco Mostert ma l’azione continua veloce passando per le mani di Stephen Varney, Nacho Brex e un grubber per Monty Ioane, portato fuori all’altezza della bandierina. L’arbitro Doleman e il TMO vogliono però rivedere l’impatto subito da Garbisi: Franco Mostert va duro con la spalla sopra quelle dell’azzurro (probabilmente anche perché portato giù da un altro placcatore). Il direttore di gara però punisce duramente comunque il gesto scomposto del sudafricano con un rosso permanente.

I padroni di casa vanno per i pali ma Paolo Garbisi manda di poco al lato. Da questo momento in poi iniziano una decina di minuti in cui l’Italia mantiene diversi possessi e costruisce molto, cercando di far valere la superiorità numerica da un lato o dall’altro. Gli Azzurri però si dimostrano un po’ troppo frettolosi, in cerca del vantaggio al largo col piede: sulle palle alte però gli Springboks fanno buona guardia e il punteggio continua a restare sullo 0-0 anche superato il primo quarto di gara.

L’Italia continua però a mettere sempre in difficoltà i possessi del Sudafrica, conquistandogli un pallone in mischia e con le solite mani di Zuliani. Ed è ancora il pacchetto di avanti che al 25′ batte gli Springboks sul suo terreno, conquistando un fallo in mischia. Anche questo calcio di punizione non è troppo difficile, ma Paolo Garbisi eccede ancora e tabellino sempre fermo. Nel frattempo Rassie Erasmus si gioca già diversi cambi, sostituendo entrambi i piloni e giocandosi la carta Andre Esterhuizen che mette a giocare come centro: la mischia sudafricana se la gioca in 7.

Si scollina il 30′ e il Sudafrica per la prima volta, grazie a un up-and-under altissimo di Pollard, si avvicina a pochi metri dalla linea di meta italiana. La difesa italiana non regala occasioni, ed ecco che costruiscono la base per il drop del loro numero 10. Il calcio arriva, ma un’ostruzione ospite porta l’arbitro ad annullare il calcio. C’era però un vantaggio per gli Springboks e allora poco cambia: Pollard calcia dalla piazzola e segna così i primi punti della partita, 0-3 per il Sudafrica.

Calcio di ripartenza, gli Azzurri portano subito la pressione e ancora una volta nel punto d’incontro strappano il possesso al Sudafrica: è quindi l’Italia a lanciare diverse cariche per poi perdere il pallone in-avanti. Ma la mischia azzurra suona la carica e ribalta il pacchetto avversario. Calcio di punizione conquistato e stavolta, al 37′, Paolo Garbisi mette dentro l’ovale per i primi punti degli uomini di Gonzalo Quesada, 3-3. Proprio in questo momento però il pacchetto di avanti italiano commette il primo errore: da propria mischia nei 22 concede un calcio libero ai sudafricani che ovviamente giocano l’ultimo pallone del primo tempo. Bastano alcune fasi per avvicinarsi sotto i pali e Marco van Staden, sospinto dai compagni, schiaccia la prima meta della partita prima di andare negli spogliatoi.

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Il secondo tempo riparte così dal punteggio di 3-10 per il Sudafrica ma l’Italia va subito a segno. Dalla prima mischia della ripresa gli azzurri ottengono un calcio libero, sull’up-and-under di Garbisi Nacho Brex porta una grande pressione e conquista un fallo davanti ai pali. Comodo il penalty che il numero 10 italiano non può sbagliare, 6-10 al 43′. E i padroni di casa continuano a spingere con Louis Lynagh (che vince un buon contrasto aereo al 48′) e l’ala alimenta l’azione: gli Springboks sono portati fuori e l’Italia ha un’ottima touche a 5 metri. Bene la presa, Zuliani lancia la carica e offre un passaggio all’accorrente Tommaso Menoncello, già in linea per segnare. C’è però in-avanti e azzurri respinti.

Respinti ma non ricacciati: l’Italia resta nella metà campo avversaria costringendo gli ospiti a diversi falli fino all’ultimo di van Staden. L’arbitro Doleman estrae il cartellino giallo e ancora una volta si va per i pali (comodo il calcio, ma forse si poteva optare per il bersaglio grosso) con Garbisi che porta i suoi a -1. C’è però subito l’occasione per il Sudafrica di ricacciare indietro l’Italia: Handre Pollard al 55′ si conferma un ottimo piazzatore e, dal successivo calcio di ripartenza, Lorenzo Cannone si scontra con Kwagga Smith senza abbassarsi. Il TMO richiama l’arbitro a rivedere l’azione e assegna al numero 8 azzurro un giallo con revisione (che resta di quel colore).

Nel giro di un attimo le squadre si ritrovano a giocare in 14 v 13 e proprio l’ingresso di Kwagga Smith dà fosforo all’azione degli Springboks. Gli ospiti così si riportano velocemente sotto i pali azzurri e conquistano un vantaggio davanti ai pali: forti dell’assenza del numero 8 italiano optano per la mischia, da questa si lancia velocemente il mediano di mischia Morne van den Berg che segna al 60′ la seconda meta del Sudafrica. Con la trasformazione di Pollard il punteggio si porta sul 9-20.

Ma l’Italia ha la forza di reagire: il Sudafrica è falloso, Garbisi trova una buona rimessa laterale da cui lanciare il contrattacco al 65′. Stephen Varney cambia fronte d’attacco e Springboks in difficoltà, il numero 10 azzurro serve all’interno Ange Capuozzo con un passaggio che sorprende tutti e l’estremo italo-francese schiaccia la sua prima meta di queste Quilter Nations Series. Ottima l’azione di Garbisi che però resta altalenante dalla piazzola, la trasformazione non c’è. Ma la risposta azzurra e punteggio di 14-20 parlano di una partita ancora aperta. Gonzalo Quesada fa entrare Martin Page-Relo, Tommaso Allan e Mirco Spagnolo.

Proprio entrati negli ultimi 10 minuti però arrivano alcuni errori azzurri che costano caro: Tommaso Allan si fa scappare un pallone alto che porta i sudafricani nella nostra metà campo. Gli italiani sembrano risolvere il problema riprendendo il possesso ma il successivo calcio regala la chance agli avversari e a questo punto Canan Moodie fa la magia che decide la partita: il centro scappa via sulla sinistra, placcato in-extremis offre l’offload per Grant Williams che segna per il 14-27.

A questo punto gli equilibri saltano e il gioco si rompe, una situazione che non può che avvantaggiare ulteriormente la squadra in quel momento più lucida, ovvero quella ospite: nel finale arriva la meta anche di Ethan Hooker ma ormai per gli azzurri c’era poco da fare. All’Allianz Stadium finisce col punteggio di 14-32 il match Italia-Sudafrica. Per gli Azzurri resta la prestazione e la dimostrata competitività nonostante la potenza dell’avversario (già capace di schiantare in 14 la Francia), bravo a portare una partita come questa sul terreno “sporco”, situazione per lui più congeniale in inferiorità numerica, e ad approfittare degli episodi decisivi.

Matteo Salmoiraghi

Quilter Nations Series: formazioni e tabellino di Italia-Sudafrica

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Tommaso di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Federico Ruzza, 20 Riccardo Favretto, 21 David Odiase, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommaso Allan.

Marcatori Italia
Mete: Capuozzo 65′
Trasformazioni:
Punizioni: Garbisi 37′, 43′, 52′

Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Canan Moodie, 12 Ethan Hooker, 11 Edwill van der Merwe, 10 Handre Pollard, 9 Morne van den Berg, 8 Marco van Staden, 7 Ben-Jason Dixon, 6 Siya Kolisi (C), 5 Franco Mostert, 4 Jean Kleyn, 3 Zachary Porthen, 2 Johan Grobbelaar, 1 Boan Venter.
A disposizione: 16 Gerhard Steenekamp, 17 Wilco Louw, 18 RG Snyman, 19 Ruan Nortje, 20 Andre Esterhuizen, 21 Kwagga Smith, 22 Grant Williams, 23 Manie Libbok.

Marcatori Sudafrica
Mete: van Staden 40′, van den Berg 60′, Williams 72′, Hooker 79′
Trasformazioni: Pollard 40’+1, 61′, Libbok 73′
Punizioni: Pollard 33′, 55′

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