Prestazione superlativa del XV della Rosa, vincente contro una Nuova Zelanda ancora troppo discontinua

Quilter Nations Series: a Twickenham non si passa. L’Inghilterra stende gli All Blacks e infila la decima vittoria consecutiva
Il test match più atteso del terzo weekend delle Quilter Nations Series conferma lo stato di forma dell’Inghilterra: gli All Blacks escono battuti 33 a 19 dalla sfida tra due delle squadre più celebri del rugby internazionale.
Gli uomini di Steve Borthwick hanno dimostrato autorevolezza proprio nel momento in cui gli avversari sembravano essere in grado di condurre le danze. Dopo venti minuti di chiara marca neozelandese, il XV della Rosa ha preso in mano il pallino del gioco, portando a termine un secondo tempo di grande qualità.
Quattro mete totali e un dominio che ha oscurato nettamente la formazione allenata da Scott Robertson, brillante solo a tratti e mai realmente in grado di trovare soluzioni adeguate.
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Primo tempo: All Blacks dominanti in touch e George Ford maestro di drop
L’Inghilterra, sospinta dal pubblico di Twickenham, inizia la partita con il piglio giusto. Il piede di Freddie Steward e George Ford consente ai padroni di casa di rimanere nella metà campo avversaria, Fraser Dingwall apre la prima crepa nella difesa avversaria, ma la combinazione con Underhill non va a buon fine.
Gli All Blacks sono costretti agli straordinari in difesa e recuperano un pallone importante con Ardie Savea: all’ottavo minuto la Nuova Zelanda entra per la prima volta nei ventidue in attacco. Uno dei protagonisti principali del primo quarto di gara è Josh Lord, subentrato a Fabien Holland poco prima del match, e capace di primeggiare in rimessa laterale.
Al 13′ minuto la Nuova Zelanda sblocca il tabellino con una marcatura di Leicester Fainga’anuku, che al primo vero possesso di qualità finalizza un’azione ripetuta a ridosso della linea di meta con un pick&go preciso e letale. Beauden Barrett non trasforma e il parziale resta 0 a 5.
Il momento è favorevole agli All Blacks, che subito dopo il restart tornano in zona rossa e puniscono ancora l’Inghilterra, stavolta è Codie Taylor a timbrare una manovra iniziata con un’incursione nei ventidue, propiziata da un errore difensivo di Feyi-Waboso. Beauden Barrett corregge il tiro dalla piazzola e firma il punteggio 0-12.
Al 22′ l’Inghilterra si distende a campo aperto e mette in seria difficoltà la difesa avversaria, ma la combinazione tra Feyi-Waboso e Coles, a pochi metri dalla meta, non porta punti. L’appuntamento con la segnatura pesante è solo rimandato: Ollie Lawrence riceve un pallone a tutta velocità, supera la difesa di prepotenza e deposita in meta. George Ford non trasforma e il punteggio va sul 5-12.
Gli ultimi minuti della prima frazione mettono in evidenza la solidità dei placcaggi dell’Inghilterra. Gli uomini di Steve Borthwick al 38′ creano i presupposti per offrire a George Ford il pallone giusto per calciare un drop: l’apertura dei Sale Sharks non delude e regala tre punti ai suoi. Praticamente al 40′ minuto, Ford bissa la prodezza e calcia un altro drop tra i pali che chiude il primo tempo sull’11 a 12.
Secondo tempo: l’Inghilterra sale in cattedra, gli All Blacks crollano nel finale
L’Inghilterra rientra in campo indiavolata. Al 41′ Codie Taylor viene ammonito e la sequenza successiva è fatale per gli All Blacks: Sam Underhill forza la difesa avversaria con una percussione perfetta a pochi metri dalla linea di meta. Grazie alla trasformazione di George Ford, il XV della Rosa va per la prima volta in vantaggio 18 a 12.
La terza meta inglese, firmata da Ford, viene annullata al 50′ da Andrea Piardi a causa di un fuorigioco da rimessa laterale. Il numero 10 inglese si rifà poco dopo, quando calcia un 50/22 perfetto, da cui poi nasce una rimessa laterale in zona punti. Fraser Dingwall, ben innescato da Lawrence, sfrutta l’occasione e vola in meta. Ford firma anche la trasformazione e l’Inghilterra aumenta ancora il gap, 25 a 12.
Gli All Blacks non ci stanno a subire e tornano in attacco. Al 64′ Ben Earl si fa pescare in fuorigioco e dalla punizione che ne segue, la palla arriva a McKenzie, abile a trovare le gambe di Will Jordan nello spazio. È la meta trasformata del 25 a 19.
L’Inghilterra sente il fiato sul collo, ma non si scompone e al 75′ mette il sigillo definitivo alla partita. George Ford spedisce tra i pali il pallone del 28 a 19, una distanza che gli All Blacks non sono più in grado di colmare. A rendere più severa la tariffa ci pensa l’ala Tom Roebouck, più rapido di tutti a raccogliere un pallone vagante e schiacciare in bandierina per il definitivo 33 a 19.
A Twickenham finisce così, con la decima vittoria consecutiva del 2025, un segnale chiaro che gli inglesi adesso fanno paura.
Il tabellino di Inghilterra-All Blacks
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tom Roebuck, 13 Ollie Lawrence, 12 Fraser Dingwall, 11 Immanuel Feyi-Waboso, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Guy Pepper, 5 Alex Coles, 4 Maro Itoje (c), 3 Joe Heyes, 2 Jamie George, 1 Fin Baxter
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 Chandler Cunningham-South, 20 Tom Curry, 21 Henry Pollock, 22 Ben Spencer, 23 Marcus Smith
Punizioni: 75′ Ford
Drop: 38′, 40′ Ford
Mete: 24′ Lawrence, 42′ Underhill, 54′ Dingwall, 75′ Roebuck
Trasformazioni: 43′, 55′ Ford
Nuova Zelanda: 15 Will Jordan, 14 Leroy Carter, 13 Billy Proctor, 12 Quinn Tupaea, 11 Leicester Fainga’anuku, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Peter Lakai, 7 Ardie Savea, 6 Simon Parker, 5 Josh Lord, 4 Scott Barrett (c), 3 Fletcher Newell, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Pasilio Tosi, 19 Sam Darry, 20 Wallace Sititi, 21 Cortez Ratima, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Damian McKenzie
Punizioni:
Mete: 13′ Fainga’anuku, 18′ Taylor, 65′ Jordan
Trasformazioni: 19′ Barrett, 66′ McKenzie
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