Il tallonatore ha aperto la settimana che porta al faccia a faccia contro l’Australia

Italia, Tommaso Di Bartolomeo – ph. Sebastiano Pessina
Verso Italia-Australia di sabato 8 novembre, alle ore 18.40 in quel del Bluenergy Stadium di Udine, con il punto di vista di Tommaso Di Bartolomeo, uno dei tallonatori convocati da Gonzalo Quesada per queste Quilter Nations Series, che vedranno gli Azzurri sfidare anche il Sudafrica e il Cile durante l’undicesimo mese dell’anno.
Gli altri profili individuati dal tecnico per dare stabilità alla prima linea Azzurra sono Giacomo Nicotera e Pablo Dimcheff. Il tallonatore dello Stade Français può vantare 34 caps con la Nazionale ed è stato nominato tra i 4 capitani dell’Italia, mentre l’italo-argentino è protagonista nel secondo campionato francese col Colomiers Rugby. Di Bartolomeo dalla sua può contare su una buona esperienza in URC con le Zebre Parma.
Italia, Tommaso Di Bartolomeo: “La competizione nei ruoli ci stimola a fare meglio”
Intervenuto in videoconferenza nello spazio riservato alla stampa, il prima linea (3 caps a livello internazionale) ha detto: “Il nostro ruolo? C’è una competizione interna che ci stimola a dare il massimo, poi è chiaro che le scelte dello staff tecnico potrebbero avvenire anche in base alle caratteristiche degli avversari”.
Nicotera partirà, almeno all’inizio, davanti allo stesso Di Bartolomeo e a Dimcheff in un comparto che si prepara a fronteggiare i pack di altre tre squadre molto strutturate: “In generale sappiamo che affronteremo tre compagini molto prestanti con gli avanti. Ora il nostro focus è sull’Australia: vogliamo pensare a una partita alla volta, successivamente penseremo al Sudafrica e infine al Cile. Non dobbiamo proiettarci in avanti, è importante vivere ogni allenamento, ogni settimana e ogni partita”.
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Di Bartolomeo si è dato un obiettivo personale per questo mese: “Il target è quello di migliorare nella conduzione della palla progredendo in avanti. Sono un giocatore con doti più difensive, lo so ed è lì dove mi sento più in fiducia, ma il rugby si evolve e bisogna mostrare caratteristiche sempre nuove in entrambe le fasi del gioco, con e senza l’ovale in mano”.
Infine sul gruppo azzurro: “E’ da circa un anno che faccio parte della squadra: mi sono integrato bene. Ho un buon rapporto con tutti e raduno dopo raduno posso dire che stiamo sviluppando tutti un’importante unione in vista dei prossimi obiettivi”.
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