Dagli avanti ai trequarti, l’analisi del ct azzurro verso un trittico di partite molto attese nelle prossime settimane

Italia: Gonzalo Quesada spiega le convocazioni in vista delle Quilter Nations Series (Ph. Sebastiano Pessina)
La marcia d’avvicinamento all’inizio delle Quilter Nations Series viaggia a ritmo sempre più sostenuto per l’Italia che si prepara a sfidare nel mese di novembre Australia (al BluEnergy Stadium di Udine, l’8 novembre alle ore 18.40), Sudafrica (allo Juventus Stadium di Torino, il 15 novembre alle 13.40) e Cile (al Luigi Ferraris di Genova, il 22 novembre alle ore 21.10).
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Italia: Gonzalo Quesada spiega le convocazioni in vista delle Quilter Nations Series
In una lunga serie di dichiarazioni rilasciate al sito FIR, l’head coach degli Azzurri – Gonzalo Quesada -, oltre a spiegare la scelta di voler affrontare queste gare con un gruppo di 4 capitani, ha analizzato anche la struttura e le scelte relative all’elenco dei convocati: sia per gli avanti sia per i trequarti.
Sugli avanti, partendo dalle prime linee, ha detto: “Hasa era un convocato sicuro, sia per quello che ha fatto questa estate dimostrando di essere al livello richiesto contro il Sudafrica, sia per come ha cominciato la stagione alle Zebre. Per quanto riguarda gli altri, Fischetti è un esempio di lavoro e performance e con Northampton è partito bene e con un minutaggio adeguato, né troppo alto né troppo basso. Spagnolo ha giocato tantissimo a Treviso e ha avuto alcuni problemi fisici ma adesso è al 100%. A destra c’era tanta concorrenza: abbiamo scelto Ferrari e Riccioni, ma abbiamo preso in considerazione anche Nocera, Zilocchi e Ceccarelli, giocatori sempre nei nostri radar. Per quanto riguarda i tallonatori, oltre a Nicotera che è ancora un po’ davanti agli altri abbiamo a disposizione Di Bartolomeo e Dimcheff che hanno dimostrato questa estate di poter essere all’altezza della Nazionale: siamo contenti e fiduciosi perché abbiamo a disposizione 3 tallonatori pronti”.
Seconde linee, prima una specifica sulla scelta dell’esordiente Enoch Opoku: “Ci tengo anche a chiarire che senza l’infortunio Matteo Canali sarebbe stato convocato. Purtroppo anche Edo Iachizzi non è disponibile. A quel punto abbiamo ritenuto opportuno permettere a Opoku di fare parte del gruppo, dopo un eccellente mondiale con il U20, e di sperimentare la preparazione a questo livello: ha una grande potenziale e vogliamo conoscerlo meglio”. Poi: “Favretto è un giocatore che ci garantisce copertura in entrambi i ruoli della seconda linea, oltre a poter giocare anche numero 6. E poi sono contento di come sta giocando Zambonin: sapevo che sarebbe partito bene con Exeter perché ha fatto una bella tournee estiva. Federico Ruzza è un giocatore importantissimo per questa Nazionale, ha avuto 3 mesi difficile con un infortunio alla caviglia ma è di ritorno al 100%. Quindi con Zambonin e Favretto possiamo avere tre “5” di grande qualità”.
Sulle terze linee, Quesada ha optato un comparto di fiducia formato da Lamaro, Vintcent, Lorenzo Cannone, Zuliani, Izekor e Negri. Sulle scelte di campo ha specificato che: “le nostre scelte verranno fatte in base allo stato di forma dei ragazzi, considerando che alcuni di loro vengono da degli infortuni e quindi dobbiamo capire chi è al 100%. Solitamente preferiamo avere un saltatore in touche in numero 6, e quindi questo ci porta, a volte, a dover fare una scelta tra Lamaro e Zuliani come numero 7, con uno che entra della panchina, ma non è escluso che un giorno potremmo pensare di farli giocare insieme se è la migliore scelta per la squadra”. Quesada poi ha sottolineato come Zuliani l’anno scorso abbia avuto un rendimento eccellente fra nazionale e Benetton e come Lamaro sia stato in grado di reagire nonostante si fosse trovato a non essere titolare dopo tantissimo tempo.
Dagli avanti ai trequarti, la mediana: “Purtroppo l’infortunio di Fusco lo lascia fuori dalla lista dei convocati perché stava giocando davvero bene alle Zebre. La situazione è comunque buona – rassicura Quesada – se pensiamo che l’anno scorso molti dei nostri mediani non stavano giocando”. L’head coach ha fatto il paragone con l’anno scorso quando Varney non aveva minutaggio e Alessandro Garbisi e Martin Page-Relo erano poco coinvolti nei rispettivi club. Quesada ci tiene a evidenziare una cosa anche in chiave tattica e di “durata” per i numeri 9: “La cosa più importante è che avendo giocato con continuità tutti e 3 sono in grado di stare in campo 80 minuti, e siccome spesso usiamo una panchina 6+2 è un aspetto fondamentale perché potremmo avere bisogno che il 9 titolare giochi tutta la partita e finire coprendo un altro ruolo”.
Sulle aperture, con Paolo Garbisi e Tommaso Allan confermatissimi, il focus va su Giacomo Da Re: “Abbiamo deciso di lasciar riposare Garbisi e Allan per la tournee (della scorsa estate, ndr), dando l’opportunità a Giacomo Da Re e Giovanni Montemauri. Da Re ha fatto la scelta giusta andando alle Zebre. Giocando con continuità ho potuto convocarlo e, in Namibia e Sudafrica con grande prestazioni, ci ha dimostrato di poter essere una vera opzione per la maglia azzurra numero 10”.
I centri, reparto nel quale brillano Tommaso Menoncello e Nacho Brex. Quesada però guarda anche con interesse al percorso di Leonardo Marin e Damiano Mazza, senza dimenticare anche altri giocatori: “Abbiamo fiducia totale in Leo Marin e sarà una vera opzione come centro per questa tournee. Questa estate si era allenato benissimo e contro la Namibia stava giocando bene prima di farsi male. La sua qualità fisica e tecnica ci permette di avere un’ulteriore opzione considerando che spesso utilizziamo un centro come secondo playmaker. Venendo da quell’infortunio non ha giocato molto, per cui dobbiamo capire se sarà già pronto per scendere in campo in una partita internazionale dall’inizio: valuteremo bene in questi giorni, ma contiamo su di lui. Trai ruoli di centri abbiamo Mazza perchè è molto performante con le Zebre e ci piace molto come giocatore: anche lui è una vera opzione. Giulio Bertaccini ha fatto bene ed era tra i candidati, ed è stata la scelta la più dura da fare perché lo meritava tanto come gli altri. Federico Mori non ha giocato molto e quindi era più indietro ma è qualcuno che seguiamo da molto tempo”.
Infine le ali e gli estremi. Todaro al momento, vista la giovane e la mancanza di esperienza, dovrà completare un percorso. Quesada è entusiasta di ritrovare Lorenzo Pani: “Ci è dispiaciuto tanto non poterlo portare in tournee questa estate. Anche se si sta ancora riadattando per tornare al suo livello e non è ancora al 100% per noi era importante riportarlo in Nazionale per permettergli di ritrovare i suoi automatismi con la squadra. È un gran giocatore e aumenterà la concorrenza nel ruolo. Ritrovarlo è una bella notizia”. Poi su Capuozzo, che ha giocato da mediano di mischia in Top 14 con Tolosa afferma: “Tolosa è un caso a parte, è una squadra fortissima e ricca di giocatori polivalenti e adatti al suo stile di gioco, che vede molti di loro alternarsi in diversi ruoli. Sono contento che Ange sfrutti anche queste occasioni per giocare. Per quanto riguarda l’Italia però rimane soprattutto un estremo e un’ala”.
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