Il mediano d’apertura della franchigia di Johannesburg vuole rilanciare le ambizioni della sua squadra dopo la sconfitta di Parma e guarda al prossimo match con i biancoverdi

URC: Lions, Chris Smith: “I giocatori della Benetton sanno come metterti sotto pressione”
Il mediano d’apertura dei Lions, Chris Smith, ha parlato in vista della sfida contro il Benetton Rugby, in programma sabato 11 ottobre alle ore 16:00 presso lo Stadio Monigo di Treviso. L’ex regista dei Bulls ha sottolineato il rispetto e la consapevolezza con cui la squadra sudafricana si prepara ad affrontare i Leoni.
Dopo il passo falso nella trasferta di Parma, dove le Zebre di Massimo Brunello hanno imposto un gioco fisico e organizzato, i Lions vogliono reagire con una prestazione solida.
“La Benetton è una squadra di qualità, con giocatori di livello internazionale”, ha spiegato Smith. “Sanno come metterti sotto pressione. Sarà sicuramente una partita dura, e speriamo di poter eguagliare l’intensità e di portare la nostra versione migliore della squadra. Sappiamo la sfida che ci aspetta, ma siamo decisamente pronti ad affrontarla”.
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Lions, Chris Smith: “Abbiamo trequarti entusiasmanti”
Il 30enne sudafricano ha sottolineato l’importanza di ritrovare la coesione di squadra dopo una partenza di URC segnata da due sconfitte consecutive: “Ci siamo svegliati con una mentalità davvero positiva”, ha detto. “Ovviamente i risultati non sono stati quelli che volevamo e siamo delusi, ma è proprio questo il bello di questa competizione: c’è sempre un’altra opportunità.
Per i Lions la seconda partita del tour italiano rappresenta una tappa cruciale per rialzarsi e rimettersi in carreggiata nel torneo, mentre Benetton arriva con il morale alto dopo la vittoria esaltante con i Glasgow Warriors.
Smith ha poi evidenziato il suo ruolo nella nuova esperienza a Johannesburg: “Abbiamo trequarti entusiasmanti insieme a un reparto giovane e dinamico. Sono qui per servire e guidare la squadra. Il mio compito è dirigerli e dare loro la libertà di esprimersi, giocare il loro gioco naturale e mostrare l’entusiasmante stile di rugby dei Lions che tutti conosciamo”.
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