“Insulti, risse, provocazioni: Australia-Lions è stata la parodia di questo sport”

“Insulti, risse, provocazioni: Australia-Lions è stata la parodia di questo sport”

La fine del tour dei Lions, come da tradizione, lascia sempre qualche strascico polemico. L’ex arbitro ed ex direttore degli arbitri della Federazione Irlandese, Owen Doyle, sulle colonne dell’Irish Times è stato durissimo riguardo a quanto visto nella serie tra i British&Irish Lions e l’Irlanda, in particolare l’ultimo match, quello vinto dai Wallabies 22-12.

Tre partite piene di momenti di tensione, spintoni, provocazioni, troppo secondo l’ex arbitro: “C’era un’atmosfera molto tesa e poco equilibrata per tutta la partita. Fin dall’inizio si sono visti insulti, sorrisetti provocatori e continue provocazioni. Il violento sfogo verbale di Owen Farrell contro Joseph Suaalii è stato uno spettacolo pessimo”.

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“È davvero questo ciò che il rugby vuole diventare? La partita di Sydney (il terzo test, ndr) è stata una parodia dello sport. Ha completamente tradito i valori dichiarati del gioco. Il rispetto per gli avversari era del tutto assente. È stato triste da vedere” ha proseguito l’arbitro.

Doyle prosegue con una domanda chiara: “Vedendo questo match ‘selvaggio’ si apre un dibattito molto serio, anche all’interno delle famiglie: ‘Il rugby è uno sport adatto ai miei figli?’ Questa partita ha sicuramente rinforzato le ragioni di chi risponde ‘no’, e  non ha offerto nulla a chi invece è a favore. Assolutamente nulla”.

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“Entrambe le squadre volevano disperatamente vincere, e a tratti è venuta fuori della cattiveria. I protagonisti principali per l’Australia sono stati Will Skelton, il più grosso in campo, e Nic White, forse il più piccolo. Entrambi hanno costruito la loro carriera provocando gli avversari. I Lions hanno risposto allo stesso modo, in particolare Tom Curry e Dan Sheehan, che non si sono mai tirati indietro” ha proseguito Doyle, che ha poi giudicato anche l’operato di Nika Amashukeli, l’arbitro dell’ultimo test.

“Amashukeli è stato un’ottima scelta per l’ultima partita del tour. È un arbitro solido, imperturbabile. La sua calma e sicurezza sono state fondamentali per gestire i vari momenti di tensione e per dare gli avvertimenti necessari, cosa che ha fatto con imparzialità” ha aggiunto Doyle.

“Visto tutto il contesto – pioggia torrenziale, interruzione per fulmini – è difficile pensare che qualcuno avrebbe potuto fare meglio. In una partita così difficile da gestire, può essere discretamente soddisfatto della sua prestazione” ha concluso.