L’esperto mediano di mischia: “Non so se sono il più anziano del campionato, sicuramente del Petrarca, però quello ciò che conta è quello che si dimostra sul campo”

Petrarca, Chillon: “Torno a Padova per vincere. Il campionato italiano? Prima meglio tecnicamente, ma ora è più tutelato” (ph. Luigi Mariani)
Alberto Chillon è tornato da dove aveva cominciato a 19 anni, al Petrarca, con il quale aveva già vinto uno scudetto nel 2013. Poi ne ha vinti 3 con Rovigo, e adesso all’alba dei 35 anni (li compirà a dicembre) ha deciso di ritornare al punto di partenza per togliersi un’ultima soddisfazione, come raccontato a Il Gazzettino – Padova.
“Voglio chiudere la mia carriera dove l’ho iniziata. Avevo questa intenzione già nel 2019 ma la pandemia e altre questioni hanno cambiato i miei equilibri, ora sono convinto che sia arrivato il momento giusto per tornare a casa e per cercare di vincere” ha detto Chillon al Gazzettino.
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Chillon affronterà la concorrenza di due numeri 9 giovani, il classe 1999 Lorenzo Citton e il classe 2004 Mattia Jimenez: “Quando ero giovane sono stato aiutato dai più anziani, adesso tocca a me farlo con i compagni meno esperti. Però sono tornato al Petrarca per giocare, la mia indole combattiva è sempre la stessa, fisicamente sono integro e farò di tutto per meritarmi il mio posto”.
Dopo tanti anni di campionato italiano, seppur intervallati da 4 stagioni nelle franchigie (una al Benetton e 3 alle Zebre) e dall’esordio in Nazionale con la Scozia nel 2013, Chillon ha potuto tracciare anche un quadro di come il rugby italiano e il torneo si è evoluto in tutti questi anni: “Voglio essere franco: tecnicamente era meglio una volta. I giocatori stranieri erano di un livello più alto, basta ricordare Mercier e Costa Repetto. C’erano più sponsor, giravano più soldi, inutile negarlo. Oggi il rugby è più fisico e per fortuna, questo sì, c’è maggior tutela per i giocatori grazie alle nuove regole e alla tecnologia, quindici anni fa valeva tutto, volavano colpi proibiti. Comunque il campionato nazionale resta competitivo e interessante.
“Non so se sono il più anziano del campionato, sicuramente del Petrarca, però quello ciò che conta è quello che si dimostra sul campo. Stiamo lavorando tutti bene, in sintonia, duramente e con impegno. La squadra è buona e unisce bene i più giovani – che portano entusiasmo – e i giocatori più rodati” ha concluso Chillon.
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