Il mediano classe 2000 torna allo Zaffanella dopo tre anni di esperienza in URC con le Zebre
Viadana, Ratko Jelic: “Ho fame di campo, qui si lotta per il titolo”
Il Rugby Viadana continua a costruire il proprio futuro con le modalità di chi non vuole stravolgere, ma consolidare. Dopo una stagione vissuta da protagonista nella regular season e chiusa con un’amara finale persa, il club giallonero riparte con nuovi innesti e volti noti.
Tra questi c’è Ratko Jelic, mediano classe 2000, che torna allo “Zaffanella” dopo l’esperienza alle Zebre Parma per dare nuovo slancio alla propria carriera e contribuire all’ambizioso progetto sportivo del club mantovano.
Un ritorno che sa di consapevolezza e motivazione, come lui stesso racconta sulle pagine de La Voce di Mantova: «Torno a Viadana perché ci tenevo a giocare con una squadra che lotta per il titolo e che negli ultimi anni ha espresso un bel gioco, lottando sempre per vincere. Il secondo motivo è che, nelle due stagioni che ho già vissuto qui, mi sono trovato molto bene con i ragazzi e con il club. Negli ultimi anni ho avuto poco minutaggio e torno con la fame di ritrovare il feeling che avevo con il campo».
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Viadana, Ratko Jelic: «Da quando me ne sono andato, la squadra in questi tre anni si è rafforzata e ha alzato l’asticella»
Il club lombardo ha dimostrato continuità ad alti livelli, arrivando due volte di fila all’atto conclusivo del campionato, senza però riuscire a sollevare il trofeo più ambito. Per Jelic, il bilancio resta comunque positivo.
«Beh, all’appuntamento con la finale ci è arrivata, e per quante critiche siano arrivate penso che il lavoro fatto da squadra e staff sia solo da elogiare. Per varie situazioni non si è riusciti a portare a casa quello che, secondo me, si meritava. Ai tifosi posso dire che, anche se cambiano alcuni pezzi del puzzle, l’identità della squadra rimane la stessa. La gran parte dei giocatori resta, e questo è l’importante».
Dalla sua ultima esperienza in giallonero sono passati tre anni, durante i quali il club ha continuato a crescere, così come lo stesso giocatore.
«Da quando me ne sono andato, la squadra in questi tre anni si è rafforzata e ha alzato l’asticella. La tifoseria si è ravvivata e, da parte mia, penso di tornare con un bagaglio di esperienze e una conoscenza del gioco maggiori».
Il suo ritorno coincide con un’importante fase di transizione nella cabina di regia, con una mediana tutta da ricostruire. Un’opportunità che Jelic è pronto a cogliere con spirito costruttivo.
«I giocatori vanno e vengono. Non so bene cosa aspettarmi, anche perché nemmeno io conosco i nuovi arrivi, ma so che hanno fatto molto bene con i loro club e si sono meritati l’opportunità di giocarsi le proprie carte nel nostro campionato. Sono fiducioso: penso che sapremo rimpiazzare al meglio la mediana che se ne va».
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