Il flanker della nazionale si è ben comportato contro i campioni del mondo e rilancia le ambizioni degli Azzurri in vista del secondo match con il Sudafrica

Italia, Alessandro Izekor: “La maul è stata la nostra roccaforte, vogliamo alzare l’asticella” – ph. Sebastiano Pessina
Dopo il buon esordio estivo contro la Namibia e la prestazione convincente con il Sudafrica, l’Italia di Gonzalo Quesada cerca conferme e solidità in vista del secondo test della serie con gli Springboks. Tra i protagonisti della mischia azzurra c’è Alessandro Izekor, flanker del Benetton Rugby e autore di una prova concreta nel breakdown e nei drive avanzanti.
È proprio lui, a margine dell’ultima sfida estiva, a sottolineare quanto la maul sia diventata un’arma fondamentale di fronte alla mischia più forte del mondo
L’Italia ha infatti costruito buona parte della sua prestazione da drive strutturati e ben eseguiti, sia in attacco che in difesa. Un segnale della continuità tecnica lasciata in eredità dal lavoro nei club e di una visione di gioco sempre più orientata al controllo fisico e alla disciplina.
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Italia, Alessandro Izekor: “Il lavoro che fa Gonzalo con le franchigie aiuta tantissimo”
Contro il Sudafrica Izekor ha risposto presente, candidandosi ad una nuova maglia da titolare per il prossimo incontro: “Fisicamente sto bene, calcolando che rientro da uno strappo bilaterale ai flessori. Dopo l’ultima partita ho qualche acciacco, ma nulla di così grave, dovrei riuscire a recuperare per la prossima. Giocare contro i campioni del mondo era uno stimolo per me, ho cercato di riportare in campo tutte le nozioni che ho imparato nel corso degli anni. Ho sempre avuto la consapevolezza nei miei mezzi: una cosa su cui dovrei lavorare è la costanza, sia in nazionale che nel club. Il fatto di aver già capito da solo che mi manca questo è un gran passo, ho tutto ciò che mi serve per arrivare a questo obiettivo.”
Al primo vero test di altissimo livello, Izekor e gli altri Azzurri che fin qui avevano avuto meno spazio, si sono ben inseriti nel gruppo confermando di essere loro agio nel palcoscenico internazionale: “Bisogna calcolare il fatto che negli scorsi raduni ci sono stati giocatori coinvolti negli allenamenti, come me, David Odiase e altri: anche se non hanno giocato fanno parte del sistema. Il lavoro che fa Gonzalo con le franchigie aiuta tantissimo, prima del tour abbiamo fatto due raduni e siamo arrivati a L’Aquila già ben preparati.”
Al 62′ minuto del primo Sudafrica-Italia, Pablo Dimcheff ha portato oltre la linea il pallone del 35 a 15 dopo un avanzamento da maul di oltre 20 metri, quasi un affronto per gli Springboks: “Sabato la maul è stata la nostra roccaforte. Abbiamo parlato questa settimana e ci siamo detti di non accontentarci e di alzare l’asticella. Va bene che le maul sono andate per il verso giusto, ma sappiamo che dobbiamo dare ancora di più in quelle aree. Ho letto un po’ di articoli e non l’hanno presa bene, sta a noi a fare ancora meglio per contrastare la loro voglia di riscatto.”
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