Mondiale under 20: che bella Italia, ma mischia e difesa non bastano. A Calvisano passano i Baby Blacks

Gli Azzurrini giocano una gran partita, tengono sotto scacco la Nuova Zelanda ma pagano i troppi errori in attacco e i punti persi al piede

Mondiale under 20: che bella Italia, ma mischia e difesa non bastano. A Calvisano passano i Baby Blacks (ph. Sebastiano Pessina)

Mondiale under 20: che bella Italia, ma mischia e difesa non bastano. A Calvisano passano i Baby Blacks (ph. Sebastiano Pessina)

CALVISANO – Che peccato. L’Italia under 20 gioca una gran bella partita al cospetto dei Baby Blacks, dominandoli in mischia e mettendoli in grande difficoltà con un’ottima difesa, arrembante e precisa. Come spesso accaduto anche nel Sei Nazioni, però, è anche stavolta è stato l’attacco a mancare: 5 punti sono pochi per la mole di gioco creata, e alla fine la Nuova Zelanda pur senza brillare porta a casa il successo per 14-5.

Tanti rimpianti per la squadra di Santamaria, che ha sbriciolato la mischia neozelandese per 80 minuti ma non è riuscita a capitalizzare questa superiorità, né in campo né con i piazzati: Fasti ha mancato la trasformazione (e ha sfiorato un drop) della meta di Beni mentre Pietramala nel finale ha sbagliato il calcio che sarebbe valso il bonus. L’Italia chiude a 0 e si trova già staccata in classifica, perché la Georgia ha portato a casa 2 punti e l’Irlanda 5, anche se i segnali in vista delle prossime due partite sono assolutamente positivi. Da adesso, però, serviranno anche i risultati.

La cronaca di Italia-Nuova Zelanda

Dopo due minuti l’Italia perde subito Vallesi, costretto ad uscire addirittura in barella dopo un brutto colpo alla testa, dentro Bolognini. La squadra di Santamaria tiene bene sia sulla prima mischia sia sulla prima difesa: due placcaggi splendidi di Casarin e Zanandrea, Pledger è costretto a calciare dalla base ma il pallone è fuori misura e regala una mischia a metà campo all’Italia. Sull’azione successiva Vaenuku però si mette in proprio e semina il panico sul lato destro, costringendo gli Azzurrini al fallo: si va in rimessa laterale, capitan Letiu timona il drive e marca la prima meta. Cole trasforma per il 7-0.

L’Italia rispondere bene. Un’altra serie di placcaggi ben assestati costringe i Baby Blacks a liberare, Todaro riparte e Casartelli guadagna un primo calcio di punizione. Sulla touche successiva arriva un altro fallo dei neozelandesi, sulla seconda l’Italia gioca alla mano ma Casarin perde l’ovale a contatto. Gli Azzurrini mettono pressione agli avversari nel gioco aereo: i calci di Fasti e Beni sono orientati a mettere pressione al ricevitore mandando subito un compagno a placcare. Al 15′ il gioco si ferma per un intervento pericoloso di Solomon, che colpisce Ducros alla testa e solo di spalla: per l’arbitro Peter Martin, dopo il check con il TMO, è “solo” cartellino giallo.

Nonostante l’inferiorità numerica quando i Baby Blacks accelerano sono dolori: ancora Vaenuku si scatena, poi Pledger dà continuità all’azione partendo dalla base del raggruppamento e arriva un passo dal centro dei pali prima di essere fermato. C’era un vantaggio ma sulla penaltouche successiva gli Azzurrini difendono bene e poi Casarin trova un tenuto strepitoso. Dall’altra parte si accende Todaro che porta a spasso mezza Nuova Zelanda, poi Fasti trova un bel calcio passaggio per Casartelli, il quale lascia scorrere su Drago che però non riesce a controllare. L’Italia spinge ma fatica a trovare spazi e Fasti ci prova con il drop: c’è la precisione ma non la potenza e l’ovale finisce sotto la traversa.

Il finale di primo tempo è folle: Zanandrea intercetta un pallone non controllato da Cole, prova ad arrivare in mezzo ai pali ma viene fermato nei 22, gli Azzurrini attaccano e mettono in crisi la difesa dei Baby Blacks, poi un passaggio senza guardare di Fasti regala a Wisemann un intercetto troppo facile. Lo stesso Fasti rimedia fermando il centro neozelandese che però serve Solomon, che prova ad andarsene con un calcetto ma viene fermato in qualche modo da Ducros. In questa fase così confusa hanno la meglio i neozelandesi, con Pledger che all’altezza dei 10 metri parte dalla base del raggruppamento e sorprende la difesa dell’Italia volando in mezzo ai pali. Meta troppo facile, con Cole che trasforma per il 14-0 con cui si chiude il primo tempo.

Nella ripresa l’Italia parte benissimo. L’azione parte dal solito Todaro, poi Casartelli si invola sul lato sinistro bruciando clamorosamente Vaeneku, resiste al secondo placcaggio e serve all’interno Beni per una gran meta. Fasti non trova la trasformazione e gli Azzurrini restano oltre il break di ritardo. Dopo la marcatura il match si blocca, ma basta un errore dell’Italia per scatenare la furia dei neozelandesi: rimessa laterale sbagliata, pallone recuperato dal neoentrato Harvey che prova ad arrivare fino in fondo ma viene tenuto alto.

L’Italia si ancora ancora alla mischia ordinata, nettamente dominante, ma non riesce a sfruttare questa superiorità tra calci in touche non trovati ed errori di handling. La Nuova Zelanda ne approfitta per gestire il match e al 66′ va vicina alla terza meta con Vaenuku che non arriva sul calcio di Solomon e poi Todaro annulla. Gli Azzurrini sprecano un’altra touche in attacco, ma nel finale di partita arriva il regalo dei Baby Blacks: pulizia irregolare di Baker su Milano, cartellino giallo per il neozelandese e calcio di punizione per l’Italia. Ci prova Pietramala, ma il pallone sfiora il palo ed esce. È l’ultima occasione della partita: a Calvisano passa la Nuova Zelanda 14-5.

Francesco Palma

Italia: 15 Edoardo Todaro, 14 Alessandro Drago, 13 Federico Zanandrea, 12 Riccardo Casarin, 11 Jules Ducros, 10 Roberto Fasti, 9 Niccolò Beni, 8 Nelson Casartelli, 7 Antony Miranda, 6 Giacomo Milano (C), 5 Enoch Opoku-Gyamfi, 4 Mattia Midena, 3 Bruno Vallesi, 2 Nicolò Michele Corvasce, 1 Sergio Pelliccioli
A disposizione: 16 Alessio Caiolo-Serra, 17 Sascha Mistrulli, 18 Nicola Bolognini, 19 Simone Fardin, 20 Piero Gritti, 21 Carlo Antonio Bianchi, 22 Luca Rossi, 23 Gianmarco Pietramala

Mete: Beni 43′
Trasformazioni:
Calci di punizione:

Nuova Zelanda: 1 Sika Pole, 2 Manumaua Letiu (c), 3 Logan Wallace, 4 Xavier Treacy, 5 Jayden Sa, 6 Finn McLeod, 7 Caleb Woodley, 8 Mosese Bason (vc), 9 Dylan Pledger (vc), 10 Will Cole, 11 Stanley Solomon, 12 Jack Wiseman, 13 Cooper Roberts, 14 Frank Vaenuku, 15 Rico Simpson
A disposizione: 16 Shaun Kempton, 17 Dane Johnston, 18 Robson Faleafā, 19 Randall Baker, 20 Micah Fale, 21 Jai Tamati, 22 Tayne Harvey, 23 Harlyn Saunoa

Mete: Letiu 8′, Pledger 40′
Trasformazioni: Cole 9′, 40′
Calci di punizione:

Cartellini: 15′ giallo a Solomon, 79′ giallo a Baker

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