Il Sudafrica domina i Barbarians sotto il diluvio

Batosta pesante per il club a inviti: 54-7 per i campioni del mondo

Il Sudafrica domina i Barbarians sotto il diluvio

Il Sudafrica domina i Barbarians sotto il diluvio

Doveva essere una partita spettacolare tra i campioni del mondo e il club a inviti più famoso del pianeta ovale, invece è stata una partita tutto sommato poco divertente sotto un incessante diluvio a Città del Capo.

Il Sudafrica ha dominato la partita senza troppi problemi, chiudendo l’incontro sul 54-7. Poca cosa i Barbarians, selezione di ventitré giocatori esatti che si sono allenati giusto un paio di volte prima di scendere in campo: si è visto quando sotto la pioggia non hanno potuto giocare il classico rugby ad alto rischio ma anche ad alto tasso di spettacolo che li caratterizza, e si sono invece alzati i numeri di mischie, rimesse, drive e punti d’incontro.

I bianconeri comunque non si sono mai tirati indietro nelle collisioni, lasciando tutto sul campo dal punto di vista fisico, pur senza aver mai il piacere di poter giocare a lungo il pallone.

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Gli Springboks, da par loro, hanno interpretato la gara molto seriamente, dimostrando che la competizione interna alla squadra campione del mondo continua ad essere una benzina importante per le prestazioni dei protagonisti.

Nei primi 10 minuti hanno segnato due volte, prima con Marx da penaltouche e poi con Kolbe al termine di una azione corale. Vincent Tshituka ha segnato la sua prima meta internazionale nel giorno del debutto al 23′ con una carica da distanza ravvicinata.

Il primo tempo è finito 19-0, lasciando poco spazio allo spettacolo (giusto una giocata da touch di Feinberg-Mngomezulu finita però con un in-avanti). La ripresa ha visto subito il Sudafrica a segno con il pilone Wessels, poi due volte a stretto giro di posta intorno all’ora di gioco con Arendse, che ha raccolto un bel calcetto di De Allende, e de Jager, dopo un caratteristico slalom di Kolbe.

Melvyn Jaminet ha salvato l’onore dei Barbarians segnando nell’unica sostanziale occasione avuta dagli ospiti al 65′.

Nel finale Tshituka si è concesso la doppietta personale.

Tra le cose più belle della partita da annoverare alcune discese spettacolari sull’out di destra da parte di Kolbe seminando avversari a forza di step, un paio di stupende operazioni da guastatore di Peter O’Mahony in maul (arte raffinata riservata agli intenditori) e la sequenza finale, all’ottantesimo scaduto, con le due squadre che caparbiamente insistono perché nessuna delle due vuole cedere l’ultimo punto all’avversario.

Finisce all’82’ con la meta di Damian de Allende in bandierina dopo diversi cambi di possesso: i campioni del mondo sono decisamente pronti per ricevere l’Italia.

Sudafrica: 15 Aphelele Fassi, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel (c), 12 Damian de Allende, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Sacha Feinberg-Mngomezulu, 9 Morne van den Berg, 8 Jean-Luc du Preez, 7 Vincent Tshituka, 6 Marco van Staden, 5 Lood de Jager, 4 Jean Kleyn, 3 Asenathi Ntlabakanye, 2 Malcolm Marx, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Marnus van der Merwe, 17 Jan-Hendrik Wessels, 18 Neethling Fouche, 19 Franco Mostert, 20 Kwagga Smith, 21 Cobus Reinach, 22 Manie Libbok, 23 Andre Esterhuizen

Marcatori Sudafrica
Mete: Marx (5), Kolbe (9), Tshituka (23, 69), Wessels (46), Arendse (58), de Jager (60), de Allende (80)
Trasformazioni: Feinberg-Mngomezulu (9, 23), Libbok (46, 58, 60, 69, 80)
Calci di punizione:

Barbarians: 15 Melvyn Jaminet, 14 Mark Telea, 13 Leicester Fainga’anuku, 12 Peter Umaga-Jensen, 11 Jacob Ratumaitavuki-Kneepkins, 10 Josh Jacomb, 9 Tawera Kerr-Barlow, 8 Shannon Frizell, 7 Sam Cane, 6 Peter O’Mahony (c), 5 David Ribbans, 4 Ruben van Heerden, 3 Paul Alo-Emile, 2 Camille Chat, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Ricky Ricatelli, 17 Hassane Kolingar, 18 Will Collier, 19 Josh Beehre, 20 Hoskins Sotutu, 21 Santiago Arata, 22 Joe Marchant, 23 Lachlan Boshier

Marcatori Barbarians
Mete: Jaminet (65)
Trasformazioni: Jaminet (65)
Calci di punizione:

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