Il tallonatore ha parlato anche del suo inedito ruolo alla vigilia del debutto da capitano

Giacomo Nicotera – ph. Sebastiano Pessina
Giacomo Nicotera è pronto a scendere in campo contro la Namibia nella prima partita del tour estivo della nazionale italiana, che segnerà anche il suo debutto da capitano degli Azzurri.
“Quando ero piccolo e andavo a vedere le partite con mio padre all’osteria Da Marino non pensavo che un giorno mi sarei ritrovato ad essere capitano dell’Italia – ha detto con un sorriso il tallonatore triestino nella conferenza stampa della vigilia – In generale: so che il lavoro paga, ma non avrei mai pensato di arrivare a questo punto.”
Un percorso, quello di Nicotera, che lo ha visto partire da Trieste, vestire le casacche di Mogliano, San Donà e Rovigo nel massimo campionato italiano prima di riuscire ad arrivare ai piani alti del rugby tricolore con il passaggio al Benetton Rugby nel 2021, a 25 anni.
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Il debutto in nazionale arriva poco dopo, nel Sei Nazioni 2022 in Scozia. Una settimana più tardi è titolare nella partita di Cardiff vinta nel finale. Ha partecipato alla Rugby World Cup 2023.
“Il mio ringraziamento principale va alla mia famiglia, che mi ha dato l’educazione per essere la persona che sono, e a mio padre in particolare, che è stato anche uno dei miei allenatori, che mi ha formato per rendermi il rugbista che sono.”
“Quali capitani mi hanno ispirato in carriera? Michele [Lamaro] è un capitano che mi ha ispirato molto. Non è un ruolo semplice, ha raccolto il compito in un momento in cui la squadra era in difficoltà e ci ha messo sempre la faccia per tutti. Secondo me è un grandissimo lavoratore e lo stimo molto.”
La sfida di venerdì pomeriggio con la Namibia vede gli Azzurri netti favoriti, prima di due gare proibitive con gli Springboks: “Come abbiamo imparato dalle precedenti tournée, la prima partita per noi è sempre difficile. Anche contro la Namibia sarà sicuramente una gara complessa. Pensiamo prima a loro e poi al Sudafrica: giocare contro i campioni del mondo in casa loro non sarà facile.”
“È una tournée che è stata definita sperimentale, per la presenza di sette possibili esordienti e di un po’ di ragazzi che magari fin qui non hanno avuto molte opportunità. Questo ha dato energia e brio alla tournée. Una energia che percepisco malgrado una stagione lunga e dura con il club, il loro modo di lavorare mi dà fiducia.”
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