Il CT dell’Italia ha spiegato le scelte di formazione per la partita con la Namibia

Italia, Gonzalo Quesada: “Giacomo Da Re sta prendendo il controllo della squadra come leader dell’attacco” Foto IPP/Sebastiano Pessina – Italy Photo Press World Copyright
Nel ritiro della Nazionale italiana di rugby si respira un’aria di concentrazione e attesa per il primo impegno estivo del 2025. Gonzalo Quesada, commissario tecnico degli Azzurri, ha spiegato alla stampa le scelte di formazione in vista del match con la Namibia, in programma venerdì 27 giugno alle ore 15.10.
Alla vigilia di un impegno importante nel percorso della sua Italia verso gli impegni futuri, il coach argentino mostra fiducia nel gruppo e nella crescita della squadra. Dichiarazioni che riflettono lucidità e grande coesione interna, mentre il countdown verso il calcio d’inizio è ormai agli sgoccioli.
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Italia, Gonzalo Quesada: “La panchina 5+3 è quella più equilibrata”
La maglia numero 10 sarà sulle spalle di Giacomo Da Re, un giocatore che lo staff tiene in alta considerazione. “I raduni di un giorno che abbiamo fatto a Treviso sono stati importanti perchè non era facile per nessuno avere il ritmo e gli automatismi in relazione a quello che vogliamo fare noi. A L’Aquila non tutto ha avuto la fluidità al livello giusto, ma è normale che ci voglia del tempo per assimilare i principi di gioco, anche a causa del lungo periodo senza giocare. Poco a poco tutti hanno iniziato a far vedere le loro qualità. L’ultimo allenamento a L’Aquila è stato ottimo e anche qui a Windhoek ci stiamo allenando bene nonostante l’altitudine. Nel nostro sistema di gioco, tantissimo passa per il numero 10 e Da Re, come anche Montemauri, sta prendendo il controllo della squadra come leader dell’attacco. Per questo abbiamo deciso di far iniziare Da Re come numero 10 titolare con la Namibia.”
In controtendenza rispetto alle ultime uscite, la panchina non sarà un 6+2, ma nei primi 15 giocherà Leonardo Marin, uno dei giocatori più attesi: “La panchina 5+3 è quella più equilibrata, in cui tutti i ruoli del campo sono coperti. Spesso mi piace impostare un 6+2 per avare un avanti in più in panchina, con giocatori polivalenti a disposizione. Abbiamo preparato questa partita con poco tempo, perlopiù in altura, abbiamo preferito avere maggiore equilibrio per avere l’opportunità di vedere anche più giocatori. Mirko Belloni ad esempio con un 6+2 avrebbe avuto più difficoltà ad avere spazio nei 23. Leonardo Marin è entrato nel gruppo come centro. Dopo il Sei Nazioni abbiamo fatto una chiacchierata e lui ha espresso la voglia di diventare solo un centro, anche perché al Benetton non ci sarà più Nacho Brex, ma in cabina di regia ha la concorrenza di Albornoz e Umaga. Nel club come in nazionale può diventare una vera opzione a centro. Leo ha fatto praticamente tutti gli allenamenti da quando sono CT dell’Italia, conosce alla perfezione tutto quello che facciamo e lo fa benissimo. Ha avuto poche occasioni da titolare, ma sono confidente su quello che farà in campo in un ruolo nuovo per lui.”
Rientri importanti ed esordi: il punto del CT
Nella formazione si rivedono giocatori come Paolo Odogwu, Sebastian Negri, Andrea Zambonin, ma anche gli esordienti Mirko Belloni, Muhamed Hasa, Tommaso Di Bartolomeo: “Da un lato non voglio caricarli di troppa responsabilità, non voglio che entrino in campo come se fosse la loro opportunità della vita. Non mi aspetto niente di eccezionale da tutti quelli che avranno l’opportunità di andare in campo come esordienti o rientranti da infortuni, ma solo vedere la loro qualità in condizioni non facili. Per le tre prime linee è una bellissima opportunità, una bellissima storia. Iniziamo con tre atleti che si conoscono a fondo per aver giocato tanto insieme e finiamo con altri tre giocatori che si conoscono altrettanto bene, che hanno giocato insieme in U18, U20 e a Padova . Sono felice di vederli insieme in campo. Spero che possano godere della libertà che prevede il nostro piano di gioco così da esprimersi già dalla partita con la Namibia.”
In assenza di Paolo Garbisi e Tommaso Allan i compiti dalla piazzola passano ad altri: “Ci prendiamo il giorno del team run per decidere chi si prenderà le responsabilità di calciare. Il mio piano è quello di avere Giacomo Da Re come primo piazzatore. Abbiamo l’opportunità di avere un giocatore come Jacopo Trulla che ha la potenza per calciare da lontano, anche se la priorità per questa partita sarà principlamente quella di andare in touche. Le altre opzioni sono Simone Gesi e Stephen Varney, che non calciano nel club ma hanno dimostrato di avere ottime qualità in allenamento. Quando sarà nei 23 coinvolgeremo anche Montemauri, mentre Leonardo Marin non avrà impegni sui calci da fermo: a lui abbiamo chiesto di concentrarsi sugli altri aspetti del suo ruolo.”
Il focus di Quesada poi passa sull’avversario, una Namibia che avrà qualche arma in più: “Siamo arrivati in Namibia divisi in due gruppi e venerdì scorso con lo staff abbiamo approfittato per andare a vedere la partita amichevole che i nostri avversari hanno giocato con la squadra sudafricana dei Pumas. La struttura della formazione che ha iniziato è buona, con le terze linee molto forti, in particolar modo il numero 8. Abbiamo capito che mancavano i giocatori migliori e hanno affrontato la partita senza troppa ansia, ora li hanno recuperati e aggiungono qualità nella loro squadra. Siamo consapevoli di quello che accadrà venerdì, della difficoltà dell’altitudine e di affrontare una Namibia rinforzata. Ci siamo preparati a una prestazione non perfetta, ma sono fiducioso che riusciremo a fare una bella partita.”
Infine una riflessione sulle prospettive del gruppo in vista del mondiale: “La quantità di giocatori che teniamo d’occhio è la massima possibile. In alcuni ruoli siamo ancora un po’ sguarniti, ma ci sono atleti monitorati che non sono qui e hanno ancora speranza di esserci, come Giovanni Licata, Samuele Locatelli, Francois Mey e altri. Allargare la squadra e il gruppo è un obiettivo del tour.”
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