Da assistente del Benetton alla guida tecnica dei Sale Sharks: l’ex seconda linea azzurra corona un percorso iniziato nel 2016 e punta ai vertici del rugby internazionale

Marco Bortolami agli Sharks con vista sul futuro: “Sogno una nazionale di primissima fascia”
Marco Bortolami, ex capitano della nazionale italiana e head coach del Benetton Rugby dal 2021, è il primo italiano a guidare una squadra nella Premiership.
A partire dalla prossima stagione, sarà infatti l’head coach dei Sale Sharks, storico club della contea di Greater Manchester, che nella stagione appena conclusa è arrivato fino alla semifinale del massimo campionato inglese.
Un traguardo importante nella carriera del 45enne padovano, che chiude un ciclo di nove anni a Treviso con grandi risultati, tra cui due semifinali in Challenge Cup e gli ottavi di finale in Champions Cup: “Lascio una squadra in salute, con solide basi. I tifosi possono stare tranquilli”, ha dichiarato Bortolami nel corso di un’intervista rilasciata al Gazzettino.
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La corte di Alex Sanderson e le nuove sfide personali
Il rapporto con Sale è nato anni fa grazie alla sintonia con il Director of Rugby Alex Sanderson: “È stato un crescendo negli anni. Mi ha anche chiesto di analizzare il loro gioco. Quando ha saputo che ero sul mercato, mi ha chiamato subito”.
Bortolami è consapevole delle sfide culturali e tecniche che lo attendono. I Sale Sharks sono un club ambizioso e ricco di stelle: “Dovremo dare la nostra impronta senza stravolgere quanto di buono è stato fatto. Il mio ruolo sarà portare maggiore flessibilità nei ruoli dei giocatori”. Avrà a disposizione dieci nazionali inglesi, con l’obiettivo di unire la loro qualità a un gioco più adattabile.
Con lucidità, ha riconosciuto il suo status di “cervello in fuga”: “Sì, se si considera che lascio l’Italia,però è un percorso di crescita necessario. Sperò però, tra una decina di anni, di essere un cervello di rientro”. Il pensiero cade inevitabilmente sulla nazionale: “Dovrò far bene per potermi guadagnare questa opportunità”. E aggiunge quali sono i suoi sogni nell’immediato futuro: “Entrare in uno staff di una nazionale di primissima fascia, tipo l’Inghilterra. L’Australia, sarebbe una ulteriore con-
quista. Credo che le cose avvengano in maniera molto naturale quando si fa vedere che cosa si è in grado di fare”.
L’eredità che Marco Bortolami lascia a Treviso
Interrogato su quali potrebbero essere i giocatori della Benetton che potrebbero fare la sua scelta, Bortolami ha risposto: “Fisicità e continuità sono i due punti più importanti. Quindi giocatori come Gallo, che ha già ricevuto delle offerte, Zuliani per l’evoluzione che ha fato quest’anno. Aggiungo Menoncello, ma credo che sarà troppo caro per il nostro salay cap”.
Calum McRae, il suo sostituto alla guida dei biancoverdi, ripartirà da un collettivo capace di costruire una reputazione positiva direttamente sul campo: «Di positivo possiamo partire dalla prima semifinale europea di tre anni fa, per non parlare di quando abbiamo bissato il risultato a livello europeo e raggiunto i playoff in URC. Tanti momenti anche difficili, perché un capo allenatore deve assumersi le responsabilità di quando la squadra non riesce a performare nel migliore dei modi.
Nel suo bilancio personale, emozioni forti e momenti difficili si alternano: “Il momento più bello? Gli ottavi in Champions Cup. Il più duro? Lasciare Treviso dopo 9 anni”. Ora inizia una nuova sfida, anche per la sua famiglia: “Negli ultimi due mesi abbiamo tenuto la notizia segreta. Ma sono tutti contenti: sarà una sfida anche per loro”.
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