Il trequarti degli Azzurri e del Benetton ha voglia di mettersi alla prova contro Namibia e Sudafrica

Italia, Leonardo Marin: “La polivalenza è stata croce e delizia. Ma ormai mi sento un centro” – ph. Sebastiano Pessina
L’Italia di Gonzalo Quesada è già arrivati a Windhoek, capitale della Namibia, per ambientarsi in vista del tour africano in programma per queste Summer Series 2025. Si parte venerdì 27 giugno proprio contro i Welwitschias, per poi spostarsi in Sudafrica a sfidare due volte (il 5 e 12 luglio) gli Springboks campioni del Mondo.
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Oltre ad adattarsi alle condizioni locali, tra gli Azzurri c’è chi sta lavorando per adattarsi a un nuovo ruolo. Stiamo parlando dell’utility back Leonardo Marin, classe 2002, giocatore sia dell’Italia sia del Benetton Rugby.
Italia, Leonardo Marin: “La polivalenza è stata croce e delizia. Ma ormai mi sento un centro”
Come era stato anticipato nei giorni scorsi dal capo allenatore Gonzalo Quesada, per Leonardo Marin si è presa una decisione chiara riguardo il suo futuro. Dopo essere stato impiegato negli ultimi anni in diversi ruoli nella trequarti, tra apertura, centro ed estremo, si è deciso di indirizzarlo principalmente come centro.
L’obiettivo per l’Italia è quello di continuare a giocare con due playmaker, il 10 e un centro, ma serve iniziare a pensare a un’alternativa a Nacho Brex. L’italo-argentino è stato finora un giocatore indispensabile per l’head coach, unico insieme a Paolo Garbisi ad aver giocato tutte e 16 le partite dell’Italia con Quesada allenatore. Per questo tour però non è stato convocato, così da tenerlo a riposo e iniziare a costruire una valida alternativa.
Ma cosa ne pensa Leonardo Marin di questa decisione riguardo al suo futuro? E riguarderà anche il suo impiego con il Benetton Rugby? Ne ha parlato il classe 2002 in un’interessante intervista a Il Gazzettino.
“Questo passaggio a centro è stato deciso 2/3 mesi fa dopo il Sei Nazioni”, ha svelato Leonardo Marin. “Devo ammettere che ormai mi sento già un centro a tutti gli effetti e non voglio più tornare indietro”.
“Il mio sogno è sempre stato quello di giocare apertura ma dopo una serie di cose che sono successe ho voluto cogliere al volo quest’opportunità per rimettermi in gioco e cercare di guadagnarmi ancor più spazio sia con l’Italia che col Benetton”, ha confermato il trequarti.
“Se la mia polivalenza è stata più un vantaggio o no? Da un lato penso possa essere stato un vantaggio perché mi ha reso un giocatore ancora più completo essendomi allenato in tutti i ruoli. Dall’altra parte però questa polivalenza può essere stata anche uno svantaggio perché non mi ha mai permesso di specializzarmi in un ruolo ben definito, facendomi diventare una sorta di jolly da utilizzare all’evenienza”.
“Devo ancora imparare a sfruttare al massimo il mio potenziale da primo centro. Ma credo che questo nuovo ruolo mi possa dare la possibilità di sfruttare le mie doti tecniche e fisiche avendo anche un po’ più di libertà con palla in mano all’interno del gioco avendo meno pressione”.
Il tour estivo darà modo a Gonzalo Quesada di vedere all’opera diversi giocatori, chiamati a fare un passo avanti in assenza di alcuni più rodati titolari. Nonostante le difficoltà di queste Summer Series, in particolare per la doppia sfida agli Springboks in casa loro, Leonardo Marin non si nasconde.
“Ho voglia di far bene in questo nuovo ruolo per tornare a Treviso in fiducia e approcciare la nuova stagione con un’altra mentalità e consapevolezza. In più vorrei guadagnarmi la possibilità di avere una maglia da titolare magari giocando anche 80 minuti per dimostrare il mio valore in campo”, ha concluso il classe 2002.
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