Il 10 azzurro affronta l’apertura più in forma di Francia nella semifinale del massimo campionato francese

Top 14, Paolo Garbisi: “Non ho parole per la stagione che sta facendo Jalibert” – ph. Sylvain THOMAS / AFP
Tolone contro Bordeaux. Paolo Garbisi contro Matthieu Jalibert, due grandi mediani di apertura, entrambi entrati nella parte centrale delle loro carriere.
Garbisi ha 25 anni, Jalibert ne compirà 27 a novembre. Saranno di fronte sabato sera alle 21 nella seconda semifinale del Top 14 (diretta streaming in chiaro su TV5 Monde).
Alla vigilia, il 10 azzurro ha parole al miele per il diretto concorrente, attualmente uno dei giocatori più in forma di Francia: “Non ho parole per la stagione che sta facendo Matthieu Jalibert – ha detto in un’intervista a Rugbyrama – Può inventarsi qualcosa in qualsiasi parte del campo, in qualsiasi momento. Non si tratterà semplicemente di un duello tra noi due, perché il suo tipo di gioco obbliga tutta la squadra a rimanere molto vigile.”
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“Quando affronti Jalibert ti aspetti sempre quella che voi giornalisti chiamate la speciale. Mi aspetto infatti che prima o dopo provi almeno un calcetto a scavalcare la difesa – ha scherzato Garbisi – È la sua arma, lo fa benissimo. Anche per questo, come dicevo, non si può pensare di difendere da soli un talento del genere. È un’apertura che sa attira l’attenzione dei difensori su di sé e poi, in pochissimo tempo, sceglie se giocare con i piedi o con le mani, per sé stesso o per i compagni. Francamente, in questo è eccezionale.”
“Puoi studiarlo quanto vuoi, vedere le sue partite, le sue sequenze, ma è uno dei giocatori più difficili da fermare perché gioca istintivamente. È il tipo di apertura più pericoloso, perché ha sempre molte armi a disposizione. Giocando in Top 14 ho affrontato quasi tutti i migliori al mondo nel mio ruolo e se dovessi scegliere i migliori attaccanti al mondo, Jalibert sarebbe molto in alto nella lista.”
Tolone affronterà Bordeaux dopo essere riuscito a vincere una partita difficile contro Castres, malgrado il risultato finale di 52-23 possa lasciar intendere altro. In realtà la gara è stata apertissima per almeno 70 minuti, prima che i rossoneri segnassero quattro mete negli ultimi 10 minuti, quando gli avversari si sono arresi.
Per la squadra allenata da Pierre Mignoni è stata un po’ una catarsi, dopo ultime settimane dove sembrava essersi persa e un inizio gara nervoso e traballante. Paolo Garbisi ha giocato una partita non perfetta ma decisamente positiva, rendendosi protagonista di attacchi in prima persona alla linea difensiva di Castres che saliva rovesciata. Qualcosa di quasi inconsueto per lui, come ha raccontato sempre a Rugbyrama: “Malgrado la pressione e il rispetto per il piano di gioco, Matthie [Jalibert] ha conservato il suo lato istintivo. Io, invece, l’ho un po’ perduto. Da giovane attacco molto di più la linea del vantaggio ed è una cosa che ho un po’ lasciato andare per far giocare al massimo i compagni attorno a me. Contro Castres invece mi sono un po’ liberato, restante sempre nel blu, come dice Pierre [Mignoni]. Significa rimanere freddo, sereno e trasmettere la mia calma al gruppo, mostrarla anche agli avversari.”
Ora è tempo di guardare a una semifinale attesissima fra le due squadre che fino all’ultima giornata di campionato si sono contese la seconda e la terza posizione in classifica: “Bordeaux è piena di talento dappertutto, non sarà solo una sfida fra me e Jalibert – avverte Garbisi – Sarà una gara 23 contro 23, dove i dettagli conteranno tantissimo. I tre più importanti: ruck, conquista, difesa. Sono queste le cose che ti permettono di andare lontano nelle fasi finali.”
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