Italia, Gonzalo Quesada racconta le scelte per il tour estivo

Il capo allenatore su capitano, convocati dalla Serie A Elite e una analisi posizione per posizione

Gonzalo Quesada (ph. Sebastiano Pessina)

Gonzalo Quesada – ph. Sebastiano Pessina

L’Italia che scenderà in campo nei tre test match estivi contro Namibia e Sudafrica non sarà la solita Italia.

Senza Ferrari, Lucchesi, Ruzza, Lamb, Lamaro, Garbisi, Brex, Capuozzo e Ioane, quella che scenderà in campo nel continente africano sarà una nazionale che darà, finalmente, l’opportunità a qualche volto nuovo di emergere, coniugando la necessità di riposo dello zoccolo duro del gruppo azzurro con quella di espandere la profondità della rosa in vista della Rugby World Cup 2027.

Ne ha parlato diffusamente l’head coach Gonzalo Quesada, che ha spiegato e raccontato le sue scelte di convocazione, a cominciare dalla questione del capitano: in assenza di Lamaro, Brex e Ruzza non c’è nessuno in gruppo che abbia mai guidato la squadra.

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“Non ce ne sarà uno solo – ha detto il capo allenatore – ma ci sarà un gruppo di 3 capitani che saranno nominati quando saremo tutti insieme in Abruzzo, e in base alla partita uno sarà capitano e gli altri due vice.”

Quesada si è soffermato poi sui due giocatori che arrivano direttamente dalla Serie A Elite, Giulio Bertaccini e Mirko Belloni: “Chiaramente lo URC ci permette di valutare i giocatori in un livello molto vicino a quello internazionale, per cui quando sono performanti nelle franchigie sappiamo già che potranno esserlo anche in Nazionale, ma ho sempre detto che giocare per le franchigie non è una condizione necessaria, perché guardo il campionato italiano e valuto tutto. Per me è molto importante far seguire le parole ai fatti: se dico che guardo anche i giocatori della Serie A Elite poi agisco di conseguenza. Per dire, anche Samuele Locatelli del Viadana è stato in lizza per la convocazione, e Mirko Belloni e Giulio Bertaccini hanno fatto davvero la differenza in campionato.”

Le scelte tra gli avanti

In prima linea le novità sono rappresentate da Muhamed Hasa, pilone delle Zebre, e Pablo Dimcheff, tallonatore argentino del Colomiers: “[Per Hasa] la sua duttilità ci permette di portare 5 piloni e non 6, sta facendo una crescita costante e per noi rappresenta un’importante scelta strategica. In ogni reparto abbiamo deciso di portare alcuni giocatori chiave, perché sarebbe stato un errore portare una squadra completamente sperimentale, insieme ad alcuni emergenti che possono avere un’opportunità. Una volta avuti a disposizione giocatori di comprovata esperienza nel gruppo come Fischetti, Nicotera e Riccioni e altri con un buon numero di presenze come Spagnolo e Zilocchi, è stato possibile anche dare nuove opportunità. E questo ragionamento è stato fatto per ogni ruolo.”

“Per quanto riguarda i tallonatori abbiamo subito deciso che sarebbe stato il momento di Tommaso di Bartolomeo: ha fatto tutto il Sei Nazioni con noi ed è pronto per l’esordio, e ogni giorno è più vicino al livello degli altri due, e questo è fondamentale verso il 2027. Volevamo portare uno solo dei due titolari tra Nicotera e Lucchesi in base a chi era meno stanco, e purtroppo il grave infortunio di Gianmarco ha deciso per noi.”

“Pablo Dimcheff lo conosco da quando giocava nell’Under 20 dell’Argentina, conosco le sue qualità e si è detto disponibile a giocare per l’Italia con grande voglia: starà a lui dimostrare che è pronto per l’azzurro. Avevamo tante scelte a disposizione come Manfredi, Ribaldi, Zarantonello e anche Gasperini, abbiamo analizzato tutti, ma alla fine abbiamo premiato la grandissima stagione di Pablo a Colomiers. Inoltre anche a livello umano e caratteriale si adatta benissimo a questa squadra.”

“In seconda linea abbiamo scelto i due numeri 4 più forti e disponibili al momento, quindi Niccolò Cannone e Matteo Canali. Per quanto riguarda Ruzza è un giocatore chiave ed è il leader della touche, e la scelta di farlo riposare deriva sia dal suo elevato minutaggio sia dalla volontà di trovare anche altri leader della touche, come potranno essere Zambonin e Favretto che si alterneranno nel ruolo di numero 5. Vero che Zambonin ha avuto tanti problemi con gli infortuni, ma lo conosciamo bene e volevamo dargli una grande opportunità di dimostrare di poter essere un leader della touche.”

La terza linea è il ruolo più duro dove riuscire ad ottenere una possibilità, e anche uno di quelli dove Quesada ha scelto di ripresentare la maggior parte delle facce già note. Riposerà Michele Lamaro, ci sarà al suo posto David Odiase: “La scelta è stata molto difficile. Giovanni Licata è stato vicinissimo alla convocazione, ma alla fine né Lorenzo Cannone né Ross Vintcent hanno avuto minutaggi eccessivi quindi nel ruolo di numero 8 eravamo già coperti.”

“Negri ha avuto un infortunio quindi non ha giocato molto, mentre Izekor ha tanta voglia di fare. Zuliani ha fatto una grandissima stagione e vogliamo approfittarne per dargli ulteriore continuità. Con Odiase dopo la convocazione dell’anno scorso, pur senza esordire, siamo sempre stati in contatto e ha continuato a migliorare, il tour dell’anno scorso gli ha permesso di assaggiare cos’è il livello internazionale, ha accettato l’invito di tornare a giocare in Italia – alle Zebre – e alla fine la somma di tutto questo ci ha spinti a convocarlo. Per noi è la scelta migliore.”

Le scelte tra i trequarti

Tra i mediani di mischia si rivede Alessandro Fusco: “[Martin Page-Relo] non ha giocato tantissimo in Francia, ma è quello con più minuti in Nazionale. Non è stato facile scegliere anche perché è l’unico 9 piazzatore che abbiamo, ma considerando che passerà da Lione a Bordeaux, in un club che gli chiederà di essere subito pronto e al 100%, abbiamo preferito farlo riposare e dargli l’opportunità di prepararsi bene alla prossima stagione. In più per noi era molto importante convocare Alessandro Fusco, che ha fatto una seconda parte di stagione di alto livello e meritava la convocazione dopo essere stato fuori per colpa degli infortuni.”

Per la maglia numero 10 se la vedranno, pare, soprattutto Giacomo Da Re e Giovanni Montemauri: “Paolo Garbisi ha giocato una quantità incredibile di minuti negli ultimi anni ed è stato il numero 10 di ogni partita giocata dall’Italia da quando sono arrivato. Questo è un punto di forza ma può diventare anche un problema, perché rischiamo di diventare troppo dipendenti da lui, e poi davvero aveva bisogno di recuperare dopo delle stagioni lunghissime. Inizialmente avevamo pensato di portare Allan, che però sta per diventare padre per la seconda volta e in più ha affrontato una stagione molto complicata con Perpignan, che ha passato tutto il campionato a lottare per non retrocedere, quindi vorremmo permettergli di recuperare. Per quanto riguarda i convocati, Da Re ha fatto una bellissima stagione. Lo scorso anno non è stato chiamato perché pur essendo un potenziale convocabile non giocava mai, scegliendo di andare alle Zebre ha trovato la continuità necessaria e ha giocato molto bene: per noi è un’opzione a numero 10, così come Giovanni Montemauri, anche lui molto presente alle Zebre. Anche Leonardo Marin è un’opzione per il ruolo, considerando che lo ha ricoperto tantissime volte, abbiamo piani diversi su di lui.”

Centri

“[Per quanto riguarda i centi] Mori aveva saltato il Sei Nazioni per infortunio, ma lo abbiamo sempre seguito e con il suo finale di stagione ha meritato la convocazione, ma il suo impegno con Bayonne lo farà arrivare più tardi, per questo abbiamo convocato anche altri due centri. Giulio Bertaccini, come detto, ha meritato la convocazione avendo fatto la differenza in Serie A Elite e anche quando ha giocato alle Zebre, e Marco Zanon pur non giocando tanto rimane sempre una certezza in questo ruolo.”

Infine, i giocatori del triangolo allargato: “Al di là dell’infortunio che ha avuto ultimamente avevamo già deciso di non chiamare Ange Capuozzo, che ha avuto una stagione lunghissima e se non si fosse fatto male avrebbe giocato le finali di Top 14, inoltre a breve diventerà anche papà. Siamo stati indecisi sul convocare Gallagher, che nell’ultimo periodo ha avuto problemi fisici e ha giocato poco, ma alla fine per il ruolo di estremo punteremo su Jacopo Trulla e Mirko Belloni, oltre a Marin che ha dimostrato a Treviso di poter coprire molto bene anche questa posizione.”

“Per quanto riguarda le ali, Odogwu ha fatto una grandissima stagione e ha meritato tantissimo di essere qui, anche se viene da un infortunio abbiamo lavorato tanto con lo staff medico e ho ricevuto le rassicurazioni necessarie sul fatto che arriverà nelle migliori condizioni al tour estivo. Simone Gesi è sempre con noi, ha giocato anche nel Sei Nazioni e ha fatto bene alle Zebre, per noi è una certezza. Come detto, volevamo comunque avere un po’ di esperienza in ogni reparto, infatti inizialmente avevamo scelto Monty Ioane che però ha dovuto rinunciare per problemi familiari, quindi abbiamo chiamato Louis Lynagh che ci garantisce comunque stabilità e conoscenza del livello internazionale.”

“Mirko Belloni si è già allenato con noi durante il Sei Nazioni, ha dimostrato di poter performare ad alto livello in Serie A Elite e abbiamo potuto conoscerlo durante i vari raduni. La nostra decisione di convocarlo risale a prima ancora che fosse premiato miglior giocatore del campionato.”

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