Le dichiarazioni dei due giocatori in attesa dell’atto conclusivo del campionato di sabato pomeriggio
Serie A Elite, Viadana verso la finale con Farias a Wagenpfeil – ph. Martina Sofo/Rugby Viadana 1970
Un anno dopo la sconfitta contro il Petrarca nella finale di Serie A Elite maschile, il Viadana si ripresenta all’atto conclusivo della stagione con una diversa consapevolezza: sabato 31 maggio a Parma, di fronte al Rovigo, sarà assegnato il titolo di Campione d’Italia.
Se l’anno scorso i gialloneri avevano affrontato la finale lasciando in campo tutto, era comunque stato un riaffacciarsi ai massimi livelli dopo una lunga assenza e la squadra era sembrata patire il gap di esperienza nei confronti dei padovani.
Questa volta le cose sembrano essere diverse. Dopo aver vinto per la seconda volta consecutiva la regular season, Viadana arriva all’ultima partita della stagione con tutt’altro spirito, altra convinzione e fiducia nei propri mezzi.
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“Sarebbe un errore [giocare la finale come se fosse una rivincita dello scorso anno] – ha detto il terza linea Juan Wagenpfeil alla Gazzetta di Mantova – Se ci approcciamo in questo modo alla finale, subiremmo ulteriore pressione psicologica e questo andrebbe ad incidere sul rendimento in partita. Non deve diventare un’ossessione.”
“Credo sia sotto gli occhi di tutti, quest’anno la squadra ha mostrato maggior consapevolezza nei propri mezzi e siamo riusciti a riconfermarci al vertice. Ora dobbiamo fare un passo in più rispetto all’anno scorso.”
Fa eco al flanker un altro argentino di casa Viadana, il miglior mediano di apertura dell’anno in Serie A Elite Martin Roger Farias: “Per la finale siamo davvero carichi, ma teniamo i piedi per terra – ha detto a La Voce di Mantova – La gara dell’anno scorso è stata un grande insegnamento per noi.”
“Come sto? Mi sento molto bene, come tutta la squadra; del resto siamo determinati e speriamo che sabato sia un grande spettacolo con lo stadio pieno.”
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