Serie A Elite, Victor Jimenez analizza la stagione del Petrarca

Serie A Elite, Victor Jimenez analizza la stagione del Petrarca (ph. Carnabuci)

La stagione di Serie A Elite del Petrarca Padova è finita anticipatamente rispetto alle aspettative. La vittoria per 13-8 nella semifinale d’andata sugli storici rivali del Rovigo non è bastata: al ritorno in casa dei Bersaglieri i tuttineri non sono stati capaci di gestire i momenti di vantaggio che hanno avuto durante la partita, e nel finale i rossoblù hanno messo la freccia e sorpassato.

Così, conclusa la semifinale di ritorno con una sconfitta per 25-16, per la prima volta dopo quattro anni consecutivi il Petrarca non giocherà la finale del massimo campionato italiano, la Serie A Elite. A contendersi lo scudetto sabato 31 maggio saranno Viadana e Rovigo.

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In quel di Padova non resta che leccarsi le ferite e prepararsi per arrivare ancora più pronti per il prossimo campionato. Per capire dove crescere e migliorare bisogna analizzare l’andamento dell’ultima stagione, compito che il tecnico Victor Jimenez ha fatto parlando all’edizione di Padova de Il Gazzettino.

Serie A Elite, Victor Jimenez analizza la stagione del Petrarca

L’amarezza per l’eliminazione è ancora presente nella mente di coach Jimenez, soprattutto perché la squadra ha avuto le sue occasioni per andare e restare in vantaggio. Poi però “la fatica e la stanchezza si sono fatte sentire. Ad ogni modo, fino a un minuto dalla fine, eravamo ancora in corsa per andare in finale. Il rugby e lo sport in generale sono così, basta poco per fare la differenza, a volte solo un episodio favorevole”.

A proposito dell’arbitraggio, il fischietto era Manuel Bottino, Victor Jimenez ammette di non aver condiviso alcune decisioni ma “sapevamo che quello era il suo modo di arbitrare, stava a noi adeguarci, non ci siamo riusciti”.

Al di là del risultato della semifinale, al quotidiano veneto il tecnico del Petrarca ha stilato un bilancio della stagione della Serie A Elite: “Complessivamente positivo. In campionato abbiamo fatto bene per tutto il girone di andata, poi è arrivato quel periodaccio in cui siamo stati come in “lavatrice”, in centrifuga, con tre sconfitte consecutive (quattro considerando la semifinale di Coppa Italia con le Fiamme Oro, ndr).

“La prima battuta d’arresto a Reggio Emilia ci poteva stare, poi abbiamo perso a Colorno ed è stato pesante moralmente. Riprenderci e reagire non è stato semplice, ci abbiamo messo un po’, perdendo ancora anche con il Mogliano e con le Fiamme Oro. La risalita è cominciata a Rovigo, poi abbiamo vinto con il Viadana, avversarie toste, sono le due che si affronteranno per lo scudetto, eravamo pronti a dire la nostra. Purtroppo non è finita come speravamo”.

“Ci ritroveremo dopo la metà di luglio – spiega Jimenez – e avremo tutto il tempo per fare la preparazione. Adesso pensiamo a riposarci, a ricaricare le pile. È prematuro parlare adesso di nuovi giocatori, come sempre ce ne saranno, ma il nucleo della squadra in larga parte rimarrà lo stesso”.

D’altra parte non è facile iniziare a parlare già adesso di mercato, considerando che la situazione societaria del Petrarca non è delle migliori. Da quasi un anno, ossia da quando Alessandro Banzato ha lasciato l’incarico, il Petrarca non ha un presidente.

L’unico riferimento dirigenziale per lo staff e i giocatori è il direttore generale Corrado Covi, considerando che assieme a Banzato ha salutato pure Vittorio Munari. Anche questa una situazione che non ha favorito l’annata del Petrarca e che la società deve cercare di risolvere per la prossima stagione.