I sudafricani sono già concentrati su quello che sarà il loro primo impegno internazionale del 2025
Italia verso il tour estivo, l’ex Springbok avverte: “Sudafrica, occhio a due Azzurri” (ph. Sebastiano Pessina)
Un Mondiale giocato col Sudafrica, un bronzo Olimpico con la Nazionale a 7 e una vita agli Stormers, prima di chiudere la carriera ai Wasps: Juan de Jongh, ex centro degli Springboks (20 presenze e 3 mete), dei suoi pari ruolo se ne intende, e in vista dei due Sudafrica-Italia della prossima estate ha messo nel mirino proprio i due centri azzurri: Tommaso Menoncello e Nacho Brex.
“Come combinazione e intesa Menoncello e Brex mi ricordano un po’ Ma’a Nonu e Conrad Smith” ha detto De Jongh al podcast Behind the Ruck: “È molto raro trovare ragazzi che possano lavorare insieme in questo modo ai centri”.
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La cosa che maggiormente colpisce De Jongh è l’interscambiabilità dei “Brexoncello”: “Spesso una buona combinazione di centri si forma con un bravo 12 e un bravo 13, ma loro si scambiano continuamente e si danno energia a vicenda: a volte il 12 è Brex, a volte Menoncello, e questa aumenta la minaccia”.
Sudafrica e Italia si affronteranno il 5 luglio a Pretoria e il 12 luglio a Port Elizabeth: “La domanda è: saranno abbastanza bravi contro gli Springboks?” ha concluso De Jongh.
La risposta, sempre al podcast, l’ha data un altro ex Springboks, Gio Giaan Aplon (17 presenze tra il 2010 e il 2012 ed estremo/ala di Stormers, Grenoble e Toyota Werblitz) secondo cui “tutto si baserà sui set-pieces. Se l’Italia non riuscirà a fermare la maul e a fare le mischia, sarà una lunga giornata per loro”.
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