Italia, le parole di Federico Ruzza e Tommaso Allan dopo la gara con la Francia

Gli Azzurri riconoscono i meriti degli avversari. Il seconda linea azzurro: “Sconfitta diversa rispetto a Lione”

Federico Ruzza – ph. Federugby via Getty Images

ROMA – È passata poco meno di un’ora da quando Antoine Dupont ha alzato le forme curve del Trofeo Garibaldi, conquistato in maniera spettacolare nel corso di 80 minuti dalla sua squadra, la Francia, capace di annichilire gli Azzurri per 24-73.

Segnati nel corpo e nel morale, Federico Ruzza e Tommaso Allan si sono presentati nella zona mista allestita nella pancia dello Stadio Olimpico per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

Il seconda linea azzurro, autore dell’assist per la meta di Nacho Brex, ha analizzato la partita da un punto di vista tecnico, ma anche cercando di mettere in prospettiva una batosta del genere: “La prestazione sotto alcuni aspetti non è stata di livello – ha detto il giocatore del Benetton – C’è mancato trovare qualche risposta in campo. Loro quando giocano sul ritmo e riescono a trovare offload e palle veloci hanno una qualità incredibile, penso siano i migliori al mondo in un certo tipo di gioco. Non siamo riusciti a rallentare i loro palloni, non siamo stati efficaci nelle situazioni di contatto in certi momenti della partita. Dobbiamo analizzare la sconfitta profondamente per evitare che si ripeta.”

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“Personalmente purtroppo non è la prima volta che subisco sconfitte di questo tipo. Penso che questa sia maturata in modo diverso rispetto ad altre del passato. È stata molto diversa da quella di Lione, ad esempio – ha aggiunto, riferendosi al 60-7 con cui la Francia eliminò gli Azzurri dalla Rugby World Cup 2023 – Certo in entrambe loro hanno espresso molta qualità. Questa volta però noi abbiamo avuto le nostre opportunità, ne abbiamo avute anche alcune per stare più vicini nel punteggio: fare la quarta meta sarebbe stato importante.”

“Se c’è una cosa che questo gruppo ha dimostrato è di essere umile, di sapersi rialzare dopo prestazioni non al livello necessario. Lo dice quello che è accaduto dopo il mondiale. Non deve però servire una prestazione di questo tipo per generarne una positiva. Non penso che sia mancata la preparazione, c’è mancata forse un po’ la capacità di trovare le risposte giuste in campo. È difficile dire che bisogna crescere dopo una partita come questa. Queste sono partite per performare, non per crescere o mettersi alla prova. Sicuramente però non siamo una squadra matura al 100% e ogni tanto giornate come questa ci succedono. Il nostro test di maturità sarà dare la risposta che serve dopo una gara così.”

Per Tommaso Allan sarebbe stato importante segnare la quarta meta, ma i transalpini sono stati semplicemente inarrestabili: “Difficile pensare ai se e ai ma, ma un punto [di bonus offensivo] avrebbe fatto un mondo di bene. Ci abbiamo provato fino alla fine, solo che loro hanno fatto una grandissima partita per tutti gli ottanta minuti, abbiamo fatto fatica a rallentarli. Loro invece ci sono riusciti, a rallentarci, e malgrado abbiamo fatto anche delle buone cose con la palla in mano nella prima mezz’ora poi siamo calati. Merito alla Francia.”

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