L’ex leggenda neozelandese Justin Marshall durissimo contro la scelta dei Bleus di disputare il prossimo tour in Nuova Zelanda senza i propri campioni
Ancora polemiche tra All Blacks e Francia: “Ci stanno mancando di rispetto” – ph. FRANCK FIFE / AFP
Non si placano le polemiche tra All Blacks e Francia, che si affronteranno per 3 volte in Nuova Zelanda nelle prossime Summer Series. Proprio il tour 2025 dei francesi è l’oggetto del contendere: continua infatti a far discutere la decisione della Federazione francese in accordo con la LNR (la lega che gestisce Top 14 e ProD2) che ha già annunciato la non convocabilità dei giocatori delle squadre che raggiungeranno la finale del prossimo Top 14. Di fatto, è molto probabile che la Francia vada in Nuova Zelanda senza molti dei suoi campioni.
In sintesi: se ad esempio Tolosa dovesse arrivare in finale giocatori come Dupont, Ramos, Ntamack e Mauvaka non andrebbero in Nuova Zelanda. Allo stesso modo, una finale di Tolone escluderebbe tra gli altri Ollivon, Villiere e Serin. La Rochelle escluderebbe dai convocati della Francia Alldritt e Danty, e così via.
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La decisione, come spiegato dalla FFR e della LNR, è presa nell’ottica di preservare i giocatori in vista della Rugby World Cup 2027 e allo stesso tempo di allargare il più possibile il gruppo a disposizione di coach Galthié. D’altra parte, in Nuova Zelanda non l’hanno presa benissimo. Anzi, per l’ex All Blacks Justin Marshall, 81 caps tra il 1995 e il 2005, si tratta di “una vera e propria mancanza di rispetto”.
“Noi non abbiamo mandato la nostra squadra B a giocare contro di voi perché alla fine dell’anno perché i nostri giocatori erano stanchi. Abbiamo mandato la squadra migliore per provare a battervi a casa vostra. Vedetela dalla nostra prospettiva, la pensereste allo stesso modo” ha spiegato Marshall.
L’ex nazionale neozelandese ha proseguito: “Ero allo stadio le ultime due volte in cui gli All Blacks hanno giocato in Francia. C’era un’atmosfera incredibile, uno stadio bellissimo. Dateci l’opportunità di replicare tutto questo: manda la tua squadra migliore e prova a batterci a casa nostra, dimostra che sei qui per restituire quello che noi diamo quando veniamo lì”.
“Se non lo farete, starete rendendo ingiusta la partita, perché non la state trattando con rispetto. Noi lo facciamo” ha concluso Marshall.
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