Dopo Wayne Barnes anche un altro protagonista di Sudafrica-Nuova Zelanda decide di uscire (per un po’) dal mondo dei test match
Il TMO della finale Mondiale si prende una pausa dal rugby internazionale (Photo by David Ramos – World Rugby/World Rugby via Getty Images)
Anche a un mese e mezzo di distanza la finale della Rugby World Cup continua a lasciare strascichi nel mondo ovale. È fresca infatti la notizia che il TMO di Sudafrica-Nuova Zelanda, l’inglese Tom Foley, si prenderà una pausa dall’attività internazionale dopo tutti gli insulti ricevuti via social e continuerà ad arbitrare solo in Premiership.
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Chiaramente la situazione più “famosa” riguardo l’operato di Foley è la conversione da cartellino giallo a cartellino rosso del placcaggio di Sam Cane su Jesse Kriel, espulsione che ha lasciato per oltre un’ora gli All Blacks in quattordici. “Questo è il momento giusto per fermarmi a livello internazionale. La pressione cui sono stato sottoposto dopo la Rugby World Cup oltre a tutto quello che è stato scritto sui social mi confermano come sia la decisione giusta per la mia vita” ha detto Foley.
Anche l’arbitro in campo di quella gara, Wayne Barnes, ha appeso il fischietto al chiodo (a tempo indeterminato) pochi giorni dopo, con quanto deciso da Foley viene sottolineata una situazione esasperante. Così Billw Sweeney, amministratore delegato della federazione inglese: “Troviamo sia totalmente inaccettabile quanto accaduto agli arbitri di quella partita con tutta una serie di insulti via social irripetibili. Faremo tutto il possibile per tutelare loro e invitiamo tutti, giocatori e tifosi, a considerare il loro ruolo per migliorare il rugby”.
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Per ora la decisione non prevede un rientro ma non sembra definitiva, quello che è certo è che al momento la carriera di Tom Foley, direttore di gara in 48 test internazionali, è sospesa.
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