Standing ovation a Cardiff per i due campioni, ma non sono mancate alcune polemiche con la Federazione
Il Galles di Leigh Halfpenny supera i Barbarians di Alun Wyn Jones: standing ovation a Cardiff – ph. OnRugby
Con la giornata di ieri, sabato 4 novembre, i due senatori del Galles Alun Wyn Jones e Leigh Halfpenny hanno salutato il rugby internazionale. A Cardiff i due veterani sono usciti dal campo tra gli applausi commossi di un Principality Stadium in standing ovation, non prima di essersi scontrati tra di loro con le maglie, rispettivamente, dei Barbarians e del Galles.
Il seconda linea, ex-capitano del Galles, ha indossato la maglia bianconera del club a inviti più vecchio del mondo. Delle 4 mete dei Barbarians una è stata segnata proprio da lui, oltre alla doppietta di Kurovoli e quella di Hooper.
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Non sono però bastate per battere il Galles, che di marcature ne ha fatte ben 7. Lake, Rogers, Costelow, Plumtree, Wainwright e Hardy con una doppietta sono i nomi entrati nel tabellino della partita, insieme ovviamente a quello di Halfpenny, che ha centrato 5 trasformazioni.
Ma il momento più importante è stato al 65′. Quando Halfpenny è stato sostituito in campo ha ricevuto la standing ovation di tutto il pubblico di Cardiff, i due campioni si sono abbracciati in un saluto commovente. Per la cronaca, il match celebrativo si è concluso 49 a 26 per il Galles.
Galles-Barbarians: al match celebrativo non sono mancate alcune polemiche
Per quanto il saluto alle due star del rugby gallese sia perfettamente riuscito, nel paese dei Dragoni c’è stata però qualche polemica. Ovviamente nulla contro i due campioni, ma verso la Federazione (Wru), che ha programmato Galles-Barbarians lo stesso giorno del derby di Urc Scarlets-Cardiff, che si è giocato solo poche ore dopo.
Ne è risultata danneggiata anche Ospreys-Sharks, giocata venerdì sera, storica prima di un match di Urc a Londra: il capitano degli Ospreys Justin Tipuric ha scelto infatti di giocare il match dei Barbarias invece di quello di Urc. La Welsh Rugby Union ha ammesso l’errore.
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