Il numero di partite ideali per un giocatore di rugby? Non più di 30 in una stagione

Lo svela una ricerca della Rugby Players Association, finalizzata a ridurre il carico degli infortuni

Il numero di partite ideali per un giocatore di rugby? Non più di 30 in una stagione ph. Sebastisano Pessina

Cercare di trovare soluzioni sempre migliori per favorire lo spettacolo e, in primo luogo, il welfare dei giocatori.

La salute degli attori in campo dev’essere sempre al centro dell’attenzione: un vecchio adagio che, per fortuna, non “passa mai di moda”, tanto che la Rugby Players Association ha finanziato una ricerca all’Università di Bath scoprendo che il numero ideale di partite in un anno per un rugbista di alto livello non dovrebbe superare le 30.

Il numero di partite ideali per un giocatore di rugby? Non più di 30 in una stagione

L’attuale parametro, introdotto dal 2019-2020, era di 35 incontri ma, secondo le indagini effettuate, in particolare scaricando i dati provenienti da i “paradenti smart”, relativamente ad impatti cervicali, si è visto che il limite dovrebbe scendere a 30, anche perchè lo studio ha rivelato che dalla 31esima partita stagionale il carico di infortuni aumenta sensibilmente addirittura trascinando queste possibilità anche alla stagione successiva.

Richard Bryan, il Direttore Welfare della RPA, ha dichiarato in merito: “Aggiornare e sviluppare queste ricerche con parametri sempre più attuali è importante, anche perché ci fornisce un indicatore chiaro nei confronti dei giocatori e delle giocatrici sempre più coinvolte andando a prevenire il rischio di infortuni”.

Mark Harrington, Responsabile dei Servizi Welfare di World Rugby, ha invece commentato così: “World Rugby accoglie con favore tutte le ricerche che hanno la capacità di informare, basate sull’evidenza per ridurre il rischio di infortuni nel rugby attraverso la prevenzione, la gestione e l’educazione”.

Infine Conrad Smith, ex centro degli All Blacks, Responsabile del Welfare di World Rugby e delle High Performance International Rugby Players: “Le decisioni relative ai “carichi di gioco” devono essere basate sui dati certi ed è fondamentale avere risultati come questi, che possono aiutare sempre più a capire in che direzione andare”.

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